Dpcm Natale, multe da 400 a 3mila euro: le Faq del Governo su spostamenti fuori Regione, congiungimento tra fidanzati e visite ai parenti

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Il Governo ha imposto regole molto rigide sugli spostamenti in occasione delle festività di Natale e Capodanno: le domande più frequenti degli italiani e le risposte per non essere multati

La presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato sul sito di Palazzo Chigi le Faq sul Dpcm in vigore dal 3 dicembre e sul decreto legge 2 dicembre n. 158 che regola il Natale degli italiani. Rispetto alle anticipazioni dei membri del Governo e alle parole dello stesso Premier Giuseppe Conte si prefigura una stretta ben precisa sia sulle visite ai parenti (e agli “anziani soli”) che sulle multe e sulle sanzioni per chi viola le regole. Per le persone “non autosufficienti”, ovvero a persone incapaci di provvedere alla tenuta della casa e all’approvvigionamento dei pasti, alla cura di sé, all’alimentazione, alle funzioni della vita quotidiana e alle relazioni esterne e presenza di problemi di mobilità e di instabilità clinica, ci saranno ovviamente delle concessioni.

Ieri il Sole 24 Ore ha fatto notare che nel decreto del 2 dicembre il Governo ha dimenticato di incorporare le “sanzioni per la violazione dei divieti di circolazione, ai quali non è possibile neanche applicare le sanzioni amministrative previste dai decreti legge precedenti (una sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a 1000 euro) in quanto non congruenti”. Ovvero, il decreto legge n. 158 è stato emanato in deroga al 33 e le sanzioni che si trovano in quel decreto non paiono applicabili a questi divieti perché nel secondo si fa riferimento a “specifiche aree del territorio nazionale”, mentre in questo caso il blocco vale su tutto il territorio. Ma oggi il Corriere della Sera spiega che per le violazioni le multe potranno arrivare fino a 3000 euro. Il noto quotidiano infatti sostiene che rimangono valide le regole del decreto-legge sul Coronavirus n.19 del 25 marzo, che prevedevano, appunto multe (sanzioni amministrative) da 400 a 3000 euro per chi non rispetta i divieti di circolazione e le regole di contenimento (al posto di denuncia penale e sanzione di 209 euro).

Sino ad oggi c’erano ancora dubbi su che cosa si potrà fare tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, quando sarà in vigore il divieto di spostamento tra Regioni, anche se sono in fascia gialla. Ma anche nei giorni delle feste di Natale e Capodanno in cui è vietato uscire dal proprio Comune: il 25 e il 26 dicembre, il primo gennaio 2021. Ecco le risposte ad alcuni dei punti più controversi:

Ci sono giorni in cui non è consentito fare rientro nella propria abitazione?
Il rientro presso la residenza e il domicilio è sempre consentito. Chi si trova già fuori dalla Regione e dal proprio Comune al momento dell’entrata in vigore dei divieti può sempre fare ritorno a casa.

Si può andare fuori Regione per trascorrere le feste con un genitore solo?
Secondo la regola, nei giorni di divieto si può andare fuori Regione soltanto da persone non autosufficienti, quindi non per motivi di compagnia. Chi va da queste persone deve farlo da solo, non è consentito spostarsi con altri familiari.

Si può uscire dalla Regione o dal Comune per assistere un amico non autosufficiente?
Sì, la regola può essere applicata anche alle persone che non sono parenti.

Come devono comportarsi le coppie lontane?
Il ricongiungimento per le coppie è previsto soltanto per stare nell’abitazione dove abitualmente si vive. Dunque chi lavora o studia fuori può raggiungere il partner nell’abitazione principale. È stato specificato che il ricongiungimento è consentito soltanto se si tratta di coppie conviventi, anche se solo di fatto.

Quando si può andare nelle seconde case?
Dal 21 dicembre al 6 gennaio è vietato trasferirsi nelle seconde case se si trovano fuori dalla Regione, anche se è in fascia gialla. Ci si può andare soltanto per motivi di urgenza (guasti o altre emergenze) ma rimanerci il tempo necessario a risolvere il problema. Se si trovano fuori Comune è vietato trasferirsi il 25 e 26 dicembre, l’1 gennaio 2021.

Chi non rispetta i divieti che cosa rischia?
Si applicano le norme previste dal decreto legge numero 19 del 2020. Secondo l’articolo 4 “il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000” che sono ridotte di un terzo se pagate entro cinque giorni. Inoltre “se il mancato rispetto delle predette misure avviene mediante l’utilizzo di un veicolo le sanzioni sono aumentate fino a un terzo”. Quanto alle certificazioni esibite alle forze dell’ordine, “la veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato”.

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