E’ andato già a ruba, a meno di 24 ore dal suo arrivo, il libro dell’ex Governatore e Sindaco Giuseppe Scopelliti “Io sono libero”: le parole dell’editore Walter Pellegrini a StrettoWeb
Un successo anche un po’ inaspettato. Non tanto per l’incertezza sulla vendita in sé, che sarebbe comunque avvenuta, quanto per le tempistiche. Il libro di Giuseppe Scopelliti “Io sono libero“, infatti, ha già esaurito le copie online su Amazon a distanza di poco più di una settimana. Forte anche l’incremento nelle librerie, la cui vendita è partita oggi: “Sono già state vendute un migliaio di copie – afferma con soddisfazione l’editore del libro Walter Pellegrini ai microfoni di StrettoWeb – anche se per noi il resoconto reale sarà a distanza di 6 mesi, perché ci sono anche le rimanenze.
Adesso se ne stamperanno delle altre?
“Sì, abbiamo già provveduto alla ristampa di tre mila copie per non lasciare sguarnite le librerie sia online che reali e per reggere i ritmi del mercato”.
Su Amazon le copie sono già esaurite. Quando saranno nuovamente disponibili?
“Amazon si è trovata sfornita, ha ordinato un certo numero di copie, le ha finite lo stesso giorno che il libro è arrivato e ne ha chieste di altre. Arriveranno tra venerdì e lunedì, quindi presumo che lunedì il libro sarà nuovamente disponibile”.
Un successo un po’ inaspettato. O per lei è tutto nella norma?
“Le rispondo sinceramente: questo successo a questa velocità non me lo aspettavo, però in generale sì. E’ stato un libro sentito, che abbiamo condiviso insieme a Scopelliti e su cui abbiamo creduto molto, per la grande capacità umana della persona”.
I proventi di questo libro a chi andranno?
“I diritti d’autore andranno a Francesco Attanasio, colui che ha curato l’intervista e col quale è stato firmato il primo contratto di edizione. Scopelliti invece non avrà nessun diritto, economicamente non percepirà nulla”.
Una scelta sua?
“Sì, una scelta sua perché ha voluto che i diritti andassero solo ad Attanasio”.
C’è qualcosa che l’ha colpita in modo particolare o qualche aneddoto di cui non era a conoscenza durante la stesura del libro e durante i confronti con Scopelliti e Attanasio?
“Nei numerosi incontri telefonici che ho avuto con Scopelliti, quello che mi ha colpito di più è stata la grande carica umana di un uomo chiaramente ferito ma pieno di dignità e libertà di pensiero. E’ questo il motivo del titolo “Io sono libero”.
E della sua storia politica cosa mi dice?
“Le dico una cosa: io, di matrice politica, di ideologia, sono socialista. Le sembrerà strano. Però, secondo me, l’uomo va valutato per quello che è e non per il suo credo politico. Con grande sincerità le dico che Scopelliti è un grande uomo”.
Quindi le è stato difficile ascoltare la “versione” di Scopelliti, di ideologia diversa dalla sua?
“Diciamo che mi son dovuto ricredere su tante cose. Scopelliti, in questo periodo, ha riflettuto molto sulle sue azioni, su ciò che ha fatto o non ha fatto. Ho visto la sua grande coerenza ideologica e questo è un pregio secondo me, al di là di una mia possibile condivisione”.
Come nasce l’idea di questo libro?
“In maniera un po’ occasionale. Mi è arrivato un piccolo pamphlet di poche domande e risposte da parte della moglie dell’autore Francesco Attanasio. I contenuti erano buoni, però non erano ben specificati, ampliati, mancavano molte domande e quindi molte risposte. In questi lunghi mesi, quasi un anno, poi, è stato completamente integrato e rivoltato, questo libro. E ad un certo punto abbiamo dovuto mettere un punto, ci siamo dovuti fermare”.
Scopelliti avrebbe voluto dire ancora dell’altro?
“Magari ci sarà tant’altro da dire e non è il caso di farlo adesso. Ci auguriamo che Giuseppe Scopelliti possa fare un altro libro in cui poter dire altro e ampliarlo con avvenimenti, storie e sue riflessioni”.