Nuovo Dpcm, Conte sul Natale: “la situazione rimane difficile, misure restrittive sono necessarie”

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Il Premier Conte ha annunciato il nuovo Dpcm che regolerà il Natale in Italia: limitazioni su spostamenti e norme precise su cenoni e visite

Si è tenuto nel pomeriggio il Consiglio dei ministri per dare il via libera al nuovo Dpcm sulla stretta per le festività di Natale. Il Premier Giuseppe Conte è in questo momento in diretta nazionale da Palazzo Chigi per spiegare tutti i dettagli e le limitazioni che gli italiani dovranno rispettare per contenere la pandemia del Coronavirus ed evitare che il contagio possa aumentare in modo incontrollato. “Le misure del governo hanno funzionato grazie alla responsabilità dei cittadini. È un metodo che ci ha evitato il lockdown generalizzato. Siamo partiti con il metodo a zone con RT a 1.7 e lo abbiamo riportato a 0.86, tanto che nei prossimi giorni tutte le Regioni possono diventare zona gialla. Ma la situazione rimane difficile – ha esordito il Presidente del Consiglio – , il virus continua a circolare e non si lascia sconfiggere. Anche tra i nostri esperti si teme che la curva possa salire nel periodo natalizio. Il Cts ha espresso timore per la socialità che si vive in questi giorni. E’ una decisione sofferta quella che abbiamo preso, questo in vista delle attività che sarà a gennaio. Zona rossa dal 21 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi, zona arancione nei giorni lavorativi. Sarà vietato lo spostamento tra le regioni. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. Si potranno ricevere in casa massimo 2 persone non conviventi, che potranno portare con sé minori di 14 anni. E’ consentita l’attività motoria nei pressi del domicilio. Ci sarà la chiusura dei negozi, dei centri estetici, di bar e ristoranti. Restano invece aperti supermercati, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri. Siamo al fianco degli operatori che saranno coinvolti da queste misure – ha spiegato ancora il premier – . Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar”.

Dpcm Natale, Italia “zona arancione” nei giorni lavorativi: quali sono e cosa si può fare

“L’intero territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio – ha dichiarato Conte – . In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose. Controlli all’interno delle case? Siamo in un sistema liberaldemocratico, non è possibile mandare la Polizia in casa, a meno che non ci una flagranza di reato. Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come limite alla circolazione. Si esce con l’autocertificazione”.

Conte sul vaccino: “non sarà obbligatorio”

Non prevediamo obbligatorio il vaccino: lo offriamo facoltativamente ma abbiamo già iniziato a promuovere una campagna per spiegare a tutti che il vaccino sarà testato dalle istituzioni più accreditate in Europa e sarà sicuro – sono le parole del premier – . Sarà offerto a tutti e speriamo che tutti si predispongano ad accogliere questo trattamento. I morti sono e rimarranno una ferita aperta, abbiamo una popolazione molto anziana, la più anziana al mondo dopo il Giappone, ma le morti dipendono da tanti fattori – ha detto Conte – . Ma su questo fatto la politica dismette il proprio ruolo e si affida agli scienziati”.

Scuola, Conte: “programmato il ritorno in classe dal 7 gennaio”

“La pandemia ci sta insegnando, tra le tante lezioni, che dobbiamo mantenerci sempre pronti a intervenire – ha detto il Premier – . Abbiamo programmato al momento un recupero della didattica in presenza al 7 gennaio. Nel corso del Cdm c’è stata una pausa durante la quale i ministri Azzolina, Boccia, e De Micheli mi hanno informato che i tavoli presso i prefetti stanno funzionando molto bene, con sinergia. Questo ci dà maggiore fiducia per la ripresa in presenza a gennaio”.
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