Porto di Gioia Tauro: parte collegamento intermodale ferroviario, aperto gateway. Agostinelli: “si realizza un sogno”

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Una svolta epocale per lo scalo calabrese che, di fatto, dà il via all’apertura del gateway realizzato dall’autorità portuale e dato in concessione dopo la rinuncia della società Sogemar ad Mct

Da oggi il Porto di Gioia Tauro realizza il collegamento intermodale ferroviario. E’ arrivato da poco, infatti, il primo treno carico di container proveniente dall’interporto di Nola che trasporta i container che verranno successivamente imbarcati dal terminal di Gioia Tauro. Una svolta epocale per lo scalo calabrese che, di fatto, dà il via all’apertura del gateway realizzato dall’autorità portuale e dato in concessione dopo la rinuncia della società Sogemar ad Mct. Gioia Tauro così vince una scommessa lanciata anni fa e diventa formalmente non solo porto di transhipment ma anche uno scalo gateway.

“Da oggi – ha detto il commissario dell’autorità portuale Andrea Agostinellisi realizza il sogno dell’avvio dell’intermodalità, frutto di un lavoro e di un impegno imponente che consentirà allo scalo di Gioia Tauro di continuare ad essere un’infrastruttura strategica nella quale si possono intercettare parte dei traffici che dal Far East arrivano in Europa”. Il gateway ferroviario si estende all’interno dell’area doganale nella zona già destinata ad interporto che occupa una superficie di 325mila metri quadrati nei quali esistono sei fasce di binari di 3825 metri dei quali 2761 nell’area del terminal contenitori e 1064 nel terminal intermodale. Numeri che sono in linea con i maggiori hub ferroviari europei.

L’avvio dell’attività intermodale è stata presentata dal commissario Agostinelli insieme all’assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, Domenica Catalfamo e all’amministratore delegato di Mct Antonio Testi. Presente anche il commissario Zes Rosanna Nisticò. Il prossimo treno è previsto per il 23 dicembre e a cominciare dal nuovo anno l’arrivo dei convogli sarà settimanale.

Crescita dei volumi,intermodalità, diversificazione delle attività portuali e nuove assunzioni sono le parole chiave con cui lo scalo di Gioia Tauro chiude il 2020 e guarda ai prossimi anni

Per il porto di Gioia Tauro, l’anno in corso è quello della riconquista del primato nazionale nella classifica del transhipment e tra gli scali di settore più importanti del Mediterraneo.

A suggellare il percorso compiuto è la crescita dei traffici balzati in avanti di circa il 25%, per un totale di movimentazione annuale di oltre 3 milioni di teus.

Prima di giungere a questo importante risultato, diversi sono stati i passi compiuti.

L’anno è iniziato con l’attracco alle banchine portuali di tre grandi gru del tipo gantry cranes, tra le più grandi al mondo, capaci di lavorare navi da oltre 22 mila teus con un braccio d’estensione che copre 24 file di container.

Unico scalo nazionale e tra i pochi nel Mediterraneo, ogni settimana giungono a Gioia Tauro i giganti del mare: portacontainer di 400 metri di lunghezza, 60 di larghezza e con una capacità di portata superiore ai 22 mila teus.

Per garantire queste performances, l’Autorità portuale ha dato avvio ad un programma triennale di lavori di spianamento delle dune sottomarine, create dalle eliche delle navi in entrata nel canale portuale, per un valore di 3,5 milioni di euro. In questo modo è stata assicurata la profondità del canale per permettere l’attracco in sicurezza delle mega portacontainer di ultima generazione.

Nello stesso anno, si è giunti all’apertura dello scaloall’ingresso delle navi ultra-large (lunghezza 400 metri) anche di notte. Si tratta di una decisione strategica adottata in sinergia con l’Autorità marittima, per incrementare l’operatività dello scalo e così l’ulteriore crescita dei suoi traffici. L’obiettivo è stato raggiunto attraverso l’installazione di un sistema di rilevamento e gestione dei dati relativi alla corrente, all’altezza delle onde, alla marea e ai dati metereologici.

Per completare la piena funzionalità del terminal, l’Ente ha, altresì, deciso di partecipare ad un investimento di oltre 8 milioni di euro, destinato a finanziare i lavori di risanamento di banchina e l’adeguamento strutturale della pavimentazione.

Tra le altre scommesse vinte la definizione del percorso che porterà all’avvio del gateway ferroviario, già completato dall’Autorità portuale, che sarà gestito dalla società MCT spa. Si tratta di un importante passo che consentirà l’esercizio del traffico ferroviario portuale, grazie anche alla cessione della gestione, a cura di RFI, del raccordo ferroviario che da San Ferdinando arriva a Rosarno. Si giunge così alla concreta configurazione del porto di Gioia Tauro come porto gateway e non solo di transhipment.

Con lo sguardo all’occupazione, in azione sinergica con i Ministeri competenti, è stata trovata la soluzione giuridico-legislativa per ampliare il numero degli iscritti all’Agenzia portuale. Una determinazione innovativa che ha permesso, anche, ai lavoratori licenziati dalle imprese ex artt. 16 e 18 della legge 84/94 di confluire nella Gioia Tauro Port Agency. Si tratta di circa 70 lavoratori che rischiavano di uscire, definitivamente, dal mercato del lavoro.

Nel corso dell’anno, sono stati portati a termine una serie di concorsi pubblici, al fine di completare la disponibilità delle posizioni lavorative della pianta organica dell’Ente. L’obiettivo è stato quello di dare supporto alla piena operatività degli uffici che, pur con egregi risultati, anche evidenziati dalla relazione annuale della Corte dei Conti, necessita di ulteriore forza lavoro per rispondere, in modo ancora più celere, alle istanze lavorative che giungono da tutti gli scali ricadenti nella propria circoscrizione.

Per dare supporto alle operazioni di pilotaggio delle mega portacontainer lungo il canale, l’Autorità portuale di Gioia Tauro ha acquistato un sistema di rilevamento Channel Pilot MK3, dato in comodato d’uso alla Compagnia dei piloti del porto. Si tratta di una strumentazione, dotata di sistema di geo-localizzazione, capace di offrire una vasta gamma di dati di precisione a supporto delle attività di manovra, in grado di aumentare la sicurezza in tutte le situazioni di scarsa visibilità, come accade nel corso delle ore notturne, o anche per motivi dimensionali, come nel caso di ingresso e manovra delle grandi navi che operano in spazi ristretti.

Nel suo futuro, attraverso una specifica programmazione, si punta al nuovo bacino di carenaggio che, una volta costruito grazie a 30 milioni di euro di Fondo per la progettazione delle opere prioritarie, consentirà la manutenzione delle grandi portacontainer. Si potrà, così, dare avvio alla diversificazione delle attività portuali, oltre il transhipment, che permetterà un importante e cospicuo aumento dei posti di lavoro.

Porto Gioia Tauro, Bruno Bossio: “primo treno grande risultato”

A sei mesi di distanza dall’approvazione alla Camera del mio emendamento al decreto Rilancio, finalizzato a sbloccare i lavori di ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria a servizio dell’area portuale, il presidente dell’Autorita di Gioia Tauro annuncia l’ingresso del primo treno merci nel porto“. E’ quanto afferma la deputata del Pd, Enza Bruno Bossio. “E’ un risultato straordinario – prosegue la parlamentare – raggiunto soltanto grazie a un lavoro congiunto e sincronizzato che ha visto impegnati in prima linea la ministra alle Infrastrutture, Paola De Micheli, i gruppi parlamentari di maggioranza di Pd e 5S e la compianta presidente Jole Santelli. Si tratta di un passaggio fondamentale per l’intermodalita’ di Gioia Tauro e, quindi, per il rilancio e la piena operativita’ di una delle infrastrutture piu’ importanti della Calabria e dell’intero Mediterraneo”. Per la Bruno Bossio “d’altro canto, e’ lo stesso Agostinelli oggi a parlare di un sogno divenuto realta’ e a soffermarsi sulla forza espansiva di questa grande opera. Un giorno importante per la Calabria, dunque, che testimonia la grande forza delle donne nel lavoro di squadra“.

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