Reggio Calabria, il GOM torna nello “scenario 1” (quello base) dopo 36 giorni con un numero molto più pressante di ricoveri. E’ un’ottima notizia per la città
Dal GOM arrivano ottime notizie sul fronte della pandemia: per la prima volta dopo 36 giorni, l’Ospedale di Reggio Calabria torna nello “scenario 1” cioè quello base con cui è stata gestita egregiamente tutta la prima fase della pandemia, dallo scorso febbraio fino a metà novembre. La situazione era precipitata molto rapidamente dopo il 10 novembre per la seconda ondata dei contagi che in quel periodo galoppava anche in Calabria, seppur in modo più contenuto rispetto al resto d’Italia. Al GOM la pressione cresceva a ritmi tali da richiedere la necessità di passare molto rapidamente, nell’arco di poche ore, allo “scenario 2” e subito dopo allo “scenario 3“. Sono passati 36 giorni dal momento il cui il GOM ha iniziato a vivere una situazione particolarmente pesante, seppur sempre gestita egregiamente con i protocolli appositamente studiati in tempi non sospetti dal commissario Iole Fantozzi coadiuvata dallo staff dell’ospedale reggino, con il Covid Manager Dott. Carmelo Mangano, il Direttore del presidio ospedaliero Dott. Antonino Verduci e il primario della Rianimazione Sebastiano Macheda.
Per capire la reale incidenza della pandemia sul territorio reggino bisogna ribadire per l’ennesima volta che il GOM è l’unico Ospedale che serve l’intero territorio della provincia reggina (550 mila abitanti), mentre solo a metà novembre è stato attivato nel presidio di Gioia Tauro un reparto dedicato ai pazienti Covid che guariscono dalla malattia al GOM e vengono trasferiti nella Piana per l’ultima parte della degenza, quando stanno già bene ma non risultano ancora negativi al tampone. Sono i pazienti positivi, ma non più malati.