“Reggio Calabria è nata storta e morirà storta. I politici che hanno permesso questo li avete votati voi”: il giornalista Parpiglia durissimo sui social e pretende un numero verde per i reggini in difficoltà

gabriele parpiglia reggio calabria
StrettoWeb

Il famoso giornalista e conduttore reggino Gabriele Parpiglia insiste sui social: il suo amore nei confronti di Reggio Calabria è talmente grande che si sta battendo per trovare una soluzione. Non riesce a spiegarsi come nessuna classe politica nel corso del tempo sia riuscita a risolvere i problemi che la città manifesta costantemente negli anni

Non ha usato mezzi termini, non riesce a vedere la sua città ridotta in queste condizioni. Si ribella Gabriele Parpiglia, alza la voce sui social, sta provando a far arrivare le immagini di Reggio Calabria messa in ginocchio dal maltempo a livello nazionale. Nel pomeriggio il noto giornalista ha invocato l’aiuto del Premier Giuseppe Conte e della creazione di un numero verde per sostenere i cittadini che sono in difficoltà. “Quello che sta succedendo a Reggio Calabria fa schifo – afferma il conduttore calabrese su Instagram – perché quelle stesse strade le frequentavo anche io quando vivevo lì ed erano nelle stesse condizioni. In questi anni di dirigenza, con la stessa dirigenza politica che avete scelto e votato, quelle strade sono rimaste uguali. Io non dico che dovevano sistemare problemi come la disoccupazione, la sanità, perché siamo sulla bocca di tutti in un periodo di pandemia mondiale come barzelletta mondiale. Ma le strade sono le stesse, quelli potevano essere posti di lavoro per giovani che si dovevano spaccare la schiena e dovevano avere voglia di lavorare. Dovevano essere occasioni per riparare la città ed aggiustare qualcosa che non è mai stato aggiustato”.

Parpiglia successivamente fa salire il livello dei toni: “Reggio è nata storta e morirà storta. Questo però non può succedere, perché quelle immagini che io ho postato colpiscono appartamenti in cui ci sono anziani e voi avete votato gli stessi dirigenti che hanno permesso questo. Serve un numero verde e una fondazione seria, non di quelle che rubano. Deve essere qualcosa di concreto per Reggio Calabria. Sanguina il cuore a distanza, però non vi dovete lamentare: sono pieno di messaggi di gente che dice “l’hanno rieletto”. Li avete rieletti voi! Ora però servono solo soluzioni”. E’ chiaro il riferimento all’amministrazione Falcomatà, alla guida del Comune da oltre sei anni. Non è un caso (non lo doveva essere!) che le zone adesso maggiormente martoriate siano il sottopassaggio di San Leo e Piazzale della Pace, solo per citare un paio di esempi, ma potrebbero essere molti di più. E cosa è stato fatto per risolvere il problema? Sono le immagini e le situazioni che giornalmente viviamo a dare una risposta. Ma tra emergenza Coronavirus, caos spazzatura, i cittadini di Reggio Calabria non sanno più a che santo appellarsi e si sentono abbandonati. O ancora peggio, presi in giro!

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