Dal giorno della presentazione, al momento dell’esonero: l’esperienza di mister Toscano sulla panchina della Reggina non sarà facilmente dimenticata
Nemo propheta in patria. Lo dicevano gli antichi latini, lo ha provato sulla propria pelle mister Mimmo Toscano. La sconfitta di ieri sera contro il Venezia è stata fatale per le sorti dell’allenatore calabrese, ha spinto la società a sollevarlo dall’incarico. Un momento inimmaginabile fino a pochi mesi fa, destinato a lasciare il segno nella mente di una tifoseria che lo ha amato e continuerà a farlo anche quando il tecnico non porterà lo stemma stampato sulla giacca. Sì, perché Reggio Calabria non dimentica la storica cavalcata 2019/2020, che ha fatto sognare un intero popolo e restituito l’entusiasmo ad una città ormai rassegnata ad un calcio anonimo in termini di categorie e risultati. Toscano dice in questo momento “addio” alla Reggina, la sua squadra del cuore, ma nei confronti della sua gente è soltanto un arrivederci. Ecco le 7 tappe selezionate dalla redazione di StrettoWeb che rappresentano, nel bene e nel male, il cammino di mister Toscano in questo anno e mezzo.
1 – La presentazione di Toscano da allenatore della Reggina: “ho coronato un sogno”
“Tornare a Reggio, era il mio sogno e l’ho coronato, questa è la mia città. Sarà un percorso duro, con diverse squadre che partono davanti a noi. Alla base della nostra stagione deve esserci l’attaccamento alla maglia”. Sono state queste le prime parole di Toscano nella conferenza stampa di presentazione il 25 giugno 2019.
L’inizio di un cammino tra tanti sogni e ancor di più preoccupazioni, la più grande: quella di togliersi di dosso al più presto l’etichetta da tifoso che poteva rivelarsi fatale nelle scelte. Lo ha ripetuto tante volte questo concetto, lui che la Reggina l’ha sempre amata, ma in quel momento, diventandone ufficialmente l’allenatore, si prendeva in carico enormi responsabilità e quindi sarebbero servite maggiormente decisioni di pancia più che di cuore.
2 – Prima gara e prima vittoria contro il Vicenza in Coppa Italia
Il 6 agosto 2019 è la data in cui coincide la gara d’esordio con la prima vittoria stagionale. La Reggina di Toscano si presenta allo stadio Granillo e lo fa in grande stile superando 3-2 l’ostacolo Vicenza, squadra poi a fine capolista del Girone B. Ancora ovviamente tanti dubbi, ma da quella sera una prima certezza: la squadra ha già mostrato una buona impronta di gioco, ci saranno tutte le possibilità che la gente possa divertirsi.
Nessuno si è fidato a nominare ancora la parola promozione, giustamente è ancora troppo presto, ci sono tante squadre blasonate con rose sulla carta attrezzate a fare il salto di qualità rispetto agli amaranto ancora in fase di totale rivoluzione e con in mente gli anni bui vissuti tra Serie D e bassi fondi della classifica di Lega Pro.
3 – Il successo nel derby col Catanzaro e quel cambio che svoltò la stagione
Inizia in una sera d’autunno, esattamente il 12 ottobre 2019, la serie infinita di vittorie messa a segno dalla compagine amaranto. La rete nei minuti finali di Corazza ha dato enorme consapevolezza alla squadra di Toscano, non solo di poter essere competitiva, ma di essere in grado di vincere con qualsiasi avversaria del girone. Ma c’è un retroscena impossibile da dimenticare. Presentatosi in conferenza stampa dopo l’incontro, il tecnico Mimmo Toscano, ha svelato un aneddoto relativo alle scelte che hanno portato alla vittoria dell’incontro, dando i meriti del tutto al suo vice: “Faccio i complimenti a Michele Napoli, mi ha consigliato dieci contro dieci di passare al 4-2-3, abbiamo rischiato e ci è andata bene. Mi fido totalmente di lui, lo conosco da 20 anni e non ho avuto dubbi a seguire il suo suggerimento”. Una scelta audace quella di inserire un attaccante (Denis), piuttosto che un centrocampista o un difensore, che si è rivelata vincente.
4 – Reginaldo-gol, il brivido fotofinish a Lentini e l’aneddoto di Toscano
Altra data da segnare in rosso sul calendario della Reggina di Toscano è quella della vittoria in rimonta all’ultimo secondo a Lentini contro la Sicula Leonzio il 15 dicembre 2019. La magia di Reginaldo, l’esplosione del settore ospiti e il racconto di mister Toscano che tuttora, a ripensarci, fa venire i brividi: “Ho esultato al gol di Regi e girandomi, dopo qualche secondo, verso la panchina non trovai più nessuno. Era tutti a festeggiare sotto la tribuna dove erano presenti i nostri tifosi”. Il segnale che quella squadra era molto di più che un semplice gruppo. Era stata costruita quasi una famiglia, in simbiosi con il suo popolo e con la città. Un clima perfetto ed emozioni irripetibili: merito di mister Toscano. E di chi sennò? L’uomo in grado in settimana di mantenere la concentrazione giusta e poi in occasione della partita sempre abile a trovare la mossa vincente.
5 – La promozione tramite WhatsApp e la dedica speciale
Il Coronavirus, l’interruzione di un sogno, l’attesa infinita del risultato finale. Dopo una lunga agonia, la Reggina è riuscita ad ipotecare a tavolino la (più che meritata) promozione in Serie B. Il racconto commovente di Toscano: “L’attesa l’ho vissuta insieme alla mia famiglia e in collegamento WhatsApp col presidente Gallo. È stato lui a chiamarmi per dirmi che il Consiglio Federale aveva deciso. Ho abbracciato mia moglie e mia figlia, mentre i giocatori che erano rimasti a Reggio e si trovavano insieme in un locale del lungomare mi hanno videochiamato per festeggiare con loro. È stato bellissimo Questa promozione la dedico alla mia cara mamma scomparsa due anni fa. Il suo sogno era quello di vedermi fare bene sulla panchina della Reggina, la squadra della città dove sono nato e cresciuto. Penso che nei momenti difficili lei da lassù abbia dato una mano a me e a tutta la squadra”. Lui il protagonista di quella immensa cavalcata, lui il primo tifoso, lui il primo ad esplodere di gioia.
6 – L’esordio a Salerno, che illusione! La sconfitta col Pisa genera sconforto…
Quanta gioia per l’esordio in Serie B, quanta voglia di vedere in campo il gioiello costruito in estate dal ds Massimo Taibi e da tutta la dirigenza amaranto. Subito magia a Salerno con Menez in campo, il fenomeno francese capace di far sognare i tifosi riesce subito a lasciare il segno. Eppure, nonostante le buone impressioni delle prime uscite stagionali, la Reggina non riesce ad ottenere le vittorie che tanto avrebbe meritato e con il passare delle settimane vede svanire l’entusiasmo che la stava accompagnando ormai da tanto tempo. Il morale si è abbassato soprattutto dopo la sconfitta interna contro il Pisa, quella in cui il Presidente Luca Gallo ha deciso di intervenire in conferenza stampa per fare un “mea culpa”. Gli obiettivi vengono ridimensionati, la Serie A sembra lontana un miglio, la Reggina sprofonda in classifica e nel baratro di tante certezze che sono venuta a mancare.
7 – La fine del percorso di Toscano: sconfitta col Venezia e l’esonero “spezza-cuori”
Inutile tornare sugli errori, tanti, soprattutto di atteggiamento, mostrati dalla Reggina nella gara contro i lagunari. Qualcosa si era spezzato ormai da tempo, la squadra è andata in frantumi dal punto di vista mentale. L’esonero, per quanto doloroso, appare in questo momento l’unica mossa in grado di poter dare una scossa. Sicuramente le colpe non sono soltanto dell’allenatore, anzi vanno divise equamente tra squadra, direttore sportivo e presidenza. Vederlo abbandonare con lo sguardo basso e la faccia cupa non è il finale che tutti si aspettavano, non è questo l’epilogo che né i tifosi e né Toscano sognavano per questa squadra. Progetti, speranze per un attimo dimenticati. In realtà no, perché niente cancellerà il miracolo dello scorso anno. Quindi, ancora una volta, grazie mister!