Nuova Allerta Meteo della Protezione Civile: temporali e venti di burrasca, criticità in Calabria e Sicilia
Nuovo peggioramento delle previsioni meteo al Sud ed in particolare il Calabria e Sicilia dove è stato diramato un’allerta giallo per le province di Reggio e Messina. Di seguito l’allerta meteo della protezione civile.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello diffuso ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (http://www.protezionecivile.gov.it).
Bollettini per il 2 gennaio:
– da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Lombardia nord-occidentale, Veneto centro-settentrionale, Friuli Venezia Giulia, settore tirrenico della Toscana, settori tirrenici e meridionali del Lazio, settori occidentali di Abruzzo e Molise, settori tirrenici di Campania e Basilicata, settori meridionali e ionici centrali della Calabria e settori ionici centro-settentrionali della Sicilia, con quantitativi cumulati generalmente moderati;
– sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto della Calabria e dei settori ionici della Sicilia e su versante ionico della Basilicata, versante ionico e settore centrale della Puglia, settori occidentali della Sardegna, alta Toscana, Liguria, restanti settori alpini, prealpini e occidentali della Lombardia, resto del Veneto e sul Trentino Alto Adige, con quantitativi cumulati puntualmente moderati;
– da isolate a sparse sul resto della penisola e della Sardegna e sulla Sicilia centrale, con quantitativi cumulati deboli.
Nevicate: inizialmente al di sopra dei 200-400 m sul basso Piemonte, in rialzo al di sopra dei 600- 800 m, con apporti al suolo da moderati ad abbondanti; al di sopra dei 700-1000 m sul resto dell’arco alpino e prealpino, con apporti al suolo da moderati ad abbondanti; al di sopra dei 700- 900 m sul settore più occidentale sull’Appennino settentrionale e dei 1000-1300 m sul resto dell’Appennino settentrionale e sull’Appennino centrale, con apporti al suolo abbondanti sul
versante occidentale dell’Abruzzo, da deboli a moderati sulle restanti zone.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: minime in locale sensibile aumento al Centro-Sud e Nord-est, con valori ancora bassi e gelate notturne sul Nord.
Venti: forti dai quadranti meridionali su tutte le regioni centro-meridionali, con raffiche di burrasca specie sui relativi settori costieri, sui crinali appenninici e sui rilievi delle isole maggiori, con tendenza a generale attenuazione serale; forti settentrionali con raffiche di burrasca sulla Liguria, specie settore centrale; forti nord-orientali sul Golfo di Trieste.
Mari: da molto mossi ad agitati il Tirreno centro-meridionale, il Mare e il Canale di Sardegna; molto mossi i restanti bacini, fino ad agitato al largo l’Adriatico centro-meridionale.
Bollettini per il 3 Gennaio:
– da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sui settori tirrenici di basso Lazio, Campania, Basilicata e Calabria settentrionale, con quantitativi cumulati generalmente moderati;
– da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto di Lazio, Campania e Calabria tirrenica e su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Triveneto, Liguria, Toscana, Umbria, Molise occidentale, Sardegna occidentale, Puglia meridionale e Sicilia centro-meridionale e Occidentale, con quantitativi cumulati deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: minime in calo localmente sensibile sulle regioni più meridionali.
Venti: localmente forti sud-occidentali sui settori meridionali di Sardegna e Sicilia, sui settori ionici della Calabria e sulla Puglia meridionale.
Mari: molto mossi i bacini centro-meridionali e inizialmente il Mar Ligure, fino ad agitato il Canale di Sardegna.