Buon compleanno, Reggina mia: tu, vecchia, bella e dannata, sei e resterai eterna

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Oggi, 11 gennaio 2021, la Reggina compie il suo 107° compleanno: auguri, mia bella, vecchia, dannata ed eterna

Oggi è il tuo compleanno, ma più di qualcuno forse lo ha dimenticato. Perché di te ci si dimentica facilmente, o lo si fa quando tutto va male. Ma tu, nonostante tutto, sei sempre lì, vecchia, bella e dannata. Sei eterna, mia Reggina. Non chiedi mai, non pretendi nulla. Calpestata, idolatrata, infamata, amata, discussa, insultata.

Che cos’è la Reggina? E’ una domanda che mi pongo spesso, ma non riesco a trovare una risposta certa, univoca e definita. Non la sa trovare nessuno, probabilmente, mai nessuno c’è riuscito e mai nessuno ci riuscirà. Né il tifoso di Maestrelli e Granillo, né quello di Foti, Cozza e Mazzarri, né quello di Gallo, Taibi e Denis. Perché? Perché la Reggina è tutto e niente. La Reggina è entità, astratta. E’ quella cosa che non si vede ma si sente, si percepisce, si respira, nella mente, nel cuore e nel corpo di chi pensa a lei 365 giorni l’anno. La Reggina non sono io, giornalista, né nessun altro mio collega. Non è Gallo né Foti, non è Toscano, Baroni, Cevoli, Cerantola o Zoratti. Non è Corazza, Bonazzoli, Possanzini o Aglietti. Noi, intesi come tifosi, e loro come calciatori, allenatori o presidenti, non siamo altro che protagonisti della storia che da quel lontano 11 gennaio 1914 è stata arricchita di tantissime pagine, siano esse gioia o dolore, vittoria o sconfitta, cadute e rinascite.

Siamo noi, intesi come tifosi – ancora – i protagonisti di quella cosa – entità astratta – che si sente, percepisce e respira. Allo stadio, per strada, al bar, sui social. Noi con i nostri “a Reggina duminica giuru chi non ma vardu, mi ‘nnasiai” per poi tornare lì puntualmente ad incazzarci ed esultare. Noi con i nostri “ma chistu chi cattau cu é?” o “ma Toscano no menti a Mastour?“. Siamo noi con tutto questo. E questo non si vede. Non si vede perché è entità. Che non cambierà mai, 107 anni fa come 50, come 20, come ora e come tra 50 anni. Perché la Reggina non muore mai. Passerano i tifosi, i calciatori, i presidenti, gli allenatori, ma la Reggina no. Gli anni trascorrono e diventi sempre più bella, ricca, esperta, saggia, vecchia e dannata. Ma sei e resterai sempre eterna!

Buon compleanno, mia Reggina!

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