Elezioni Regionali Calabria: Luigi De Magistris rompe gli indugi, si candida alla presidenza della Regione
Luigi De Magistris, sindaco di Napoli da 10 anni, rompe gli indugi e si candida alla presidenza della Regione Calabria a capo di una coalizione civica: “non mi farò includere in uno schieramento liturgico della politica tradizionale, non sono un candidato di centrosinistra”. Dopo settimane di indiscrezioni, trattative, inviti alla candidatura da parte del sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia e del consigliere comunale di Reggio Calabria, Saverio Pazzano, De Magistris ha deciso di scendere in campo ufficialmente. Con il primo cittadino campano il suo movimento, DeMa, il Movimento per l’Equità Territoriale e, con molta probabilità, le liste di Carlo Tansi. Trattative in corso anche con il Movimento 5 Stelle. Da valutare cosa succederà nel campo del Centro/Sinistra con un Pd in difficoltà alla ricerca di un candidato credibile ed unitario.
Elezioni Regionali, De Magistris: “mi candido per amore della Calabria”
“Mi candido per amore della Calabria e ringrazio le calabresi e i calabresi che in questi giorni mi hanno mostrato affetto e stima esortandomi ad affrontare una sfida tanto difficile quanto straordinariamente affascinante. Sono indissolubilmente legato a questa Terra sin da bambino. Le estati dal 1975 al 1992; la prima sede da pubblico ministero (per scelta) dal 1995 al 1998; il ritorno (per scelta) dal 2003 al 2008 (cacciato dal Sistema per aver investigato il Sistema criminale); le estati dal 1995 ad oggi. Moglie calabrese, un figlio nato in Calabria. Sono napoletano doc, genitori napoletani, nonni paterni di origini lucane, nonno materno di origini siciliane. Insomma orgogliosamente un uomo del SUD. Da magistrato in Calabria ho dimostrato fedeltà alla Costituzione applicando l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge”. E’ quanto afferma Luigi de Magistris. “Ho pagato un prezzo altissimo – prosegue– perchè non sono scappato e non mi sono girato dall’altra parte anche quando ero consapevole che mi avrebbero fatto fuori. Sono autonomo e libero, senza prezzo. Sono stato fermato (scippandomi indagini su fatti gravissimi, strappandomi le funzioni di PM e trasferendomi per incompatibilità ambientale) per aver individuato un Sistema criminale – composto da politici, affaristi, magistrati, professionisti ed uomini delle istituzioni – che gestiva in modo illecito fiumi di denaro pubblico che erano destinati allo sviluppo della Calabria. La mia radice è questa, un uomo di giustizia che si è anche scontrato con la legalità formale divenuta abuso del diritto. Sono stato poi eletto Deputato al Parlamento Europeo, con circa 500.000 voti, per due anni ho svolto le funzioni di Presidente della Commissione Controllo Bilancio, occupandomi dei fondi europei. Poi ho accettato la sfida, inizialmente folle, di candidarmi a Sindaco di Napoli, con una coalizione civica. Ho vinto al ballottaggio con circa il 70% dei voti. Poi confermato, al ballottaggio e sempre con circa il 70% del consenso, nel 2016, con una coalizione prettamente civica. Unica esperienza in Italia di una grande città con un’amministrazione autonoma che ha vinto contro tutto il ceto politico dominante”.
“Ho ereditato Napoli – aggiunge– con i rifiuti sino al primo piano e l’abbiamo portata, prima della pandemia, ad essere la città d’Italia che più è cresciuta in cultura e turismo. Ma ora non è il momento di parlare di Napoli. Ma della Calabria. Mi rivolgerò, con umiltà e rispetto, a tutte le donne e a tutti gli uomini di questa Regione. So quanto sia profonda la sete di giustizia. Migrazioni di migliaia di giovani che vanno via, ambiente spesso violentato, servizi non sempre all’altezza di un popolo che ha una grande umanità e dignità, una criminalità non di rado oppressiva, una borghesia mafiosa alquanto dominante in settori della politica e delle istituzioni. Non sono un candidato calato dall’alto, ho sempre affrontato le sfide con la gente e tra la gente. Il popolo è la forza di quella rivoluzione che deve coniugare rottura del sistema e capacità di governo. Posso essere strumento per un processo di liberazione dal basso per dare voce ai tanti calabresi che non si piegano, che lottano per i valori costituzionali. Per una Calabria forte e autorevole, mai con il cappello in mano e il guinzaglio di un ceto politico trasversale che ha annichilito la potenzialità di questa terra. Abbiamo dimostrato di saper governare, con le mani pulite, senza mai cedere al compromesso morale e spezzando i legami tra criminalità organizzata e politica. Porto in dote autonomia, indipendenza, libertà, coraggio, amore e passione. Costruiremo insieme un programma chiaro e forte. Candideremo persone che hanno storie individuali e collettive credibili. Voglio dare voce a chi non l’ha avuta; potere a chi considera il potere come servizio per il bene comune e non come luogo per perseguire interessi di parte. Sono consapevole dell’impresa che appare impossibile, ma nulla è impossibile se c’è la volontà e lotterò con entusiasmo fino alla fine per la vittoria insieme alla maggioranza del popolo calabrese che desidera riscatto, sviluppo, libertà, giustizia sociale ed uguaglianza”, conclude.
Candidatura De Magistris, Nicolò (Giovani sulla Strada): “contento della candidatura del sindaco di Napoli”
“Apprendo con molto piacere la candidatura di Luigi de Magistris a Presidente della Regione Calabria, come peraltro il gruppo di cui sono portavoce Giovani sulla Strada, e La Strada, auspicavano con convinzione. Ritengo la Calabria meriti un governo di rottura con il sistema che si è vicendevolmente alternato negli ultimi anni“. E’ quanto scrive in una nota il Portavoce dei Giovani sulla Strada, Francesco Nicolò. “Il fallimento dei tradizionali partiti di centro sinistra e centro destra, è sotto gli occhi di tutti. Luigi de Magistris è il candidato giusto al momento giusto perché mai come oggi, con l’acuirsi della crisi sociale ed economica che la nostra terra sta attraversando, il popolo e le classi più svantaggiate meritano i loro disagi entrino del dibattito politico. Allo stesso tempo, mi incuriosiscono le polemiche sterili sulla sua presunta “non calabresità”, come se la precedente calabresissima classe dirigente (penso a Mario Oliverio, Antonino Spirlì o Giuseppe Scopelliti e ai partiti di cui sono esponenti), fosse stata all’altezza delle necessità del popolo calabrese. Oltre ad essere affermazioni false, faccio sommessamente notare che il Sindaco de Magistris ha vissuto in Calabria, dal 1995 al 1998 e dal 2003 al 2008 a seguito del suo lavoro da magistrato, combattendo quel sistema criminale e masso-ndranghetista che attanaglia tanto la nostra terra, per poi essere sputato fuori da quello stesso sistema che ha cominciato a temere per la sua tenuta. Insomma, un calabrese per vocazione. Oltre questo, non si può non rilevare come il Mezzogiorno tutto, senza inutili guerre fra campani e calabresi uniti dagli interessi propri di chi è sistematicamente dimenticato dalla classe politica nazionale, deve muoversi con spirito meridionalista, nell’interesse di quell’emancipazione e sviluppo che la nostra terra attende da tempo. Nell’augurare un grosso in bocca al lupo al candidato Presidente Luigi de Magistris, auspico la voce delle tante e dei tanti giovani che vivono con estrema difficoltà questa terra, spesso costretti ad abbandonarla, entri con forza nel programma elettorale che sarà presentato, con l’ambizione di mettere in campo una vera e propria Rivoluzione culturale per ridare dignità ad un popolo per troppo tempo sfruttato per meri scopi personalistici”, conclude.
Biografia
Luigi De Magistris nasce a Napoli il 20 giugno 1967. Figlio di un magistrato: si iscrive alla facoltà di giurisprudenza si laurea a 22 anni, con 110 e lode, con una tesi in diritto penale. De Magistris dal 1998 al 2002 è stato magistrato presso la Procura della Repubblica di Napoli per poi passare come Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Catanzaro. Si è occupato di casi di corruzione nella pubblica amministrazione e sui rapporti tra criminalità e politica. Tra le inchieste più rilevanti c’è la cosiddetta inchiesta delle “Toghe lucane”, che ha direttamente coinvolto magistrati e dirigenti di polizia. Nel mese di marzo del 2009 rinuncia alla propria carica per entrare in politica: si presenterà alle elezioni Europee nelle liste dell’Italia dei Valori, il partito di Antonio Di Pietro e verrà eletto. Nel maggio del 2011 corre per la carica di sindaco della sua città natale, Napoli e vince nettamente al ballottaggio. Si riconferma nel 2016 con oltre il 66% dei voti al ballottaggio sempre con l’esponente del Centro/Destra Lettieri. Oggi la candidatura ufficiale alla presidenza della Regione Calabria.