Molto probabilmente l’opera del Carabain fu eseguita da una foto di Scilla del francese Robert Rive che in quel periodo viveva a Messina
Jacques François Joseph Carabain nacque ad Amsterdam il 23 febbraio del 1834, fu un pittore noto principalmente per i suoi dipinti con scene di città ed edifici in uno stile romantico e realista. Amava pitturare anche paesaggi medievali, barocchi, marinari ed era soprattutto attratto da mercati affollati. Iniziò i suoi studi presso l’Università d’arte di Amsterdam, dove visse e seguì l’insegnamento dei suoi maestri olandesi, Jacobus Schoemaker Doyer e Valentijn Bing. Nel 1852 presentò la sua prima grande mostra alla “Exhibition of Living Masters”. Nel 1856 fece un viaggio per dipingere i posti più belli dell’Italia, Germania, Francia e Austria. Al ritorno si trasferì in Belgio, prima a Bruxelles per un breve periodo e poi si stabilì definitivamente a Schaerbeek e nel 1880 divenne cittadino belga. Qui influenzato dal pittore e disegnatore François-Antoine Bossuet, si specializzò nei dipinti di paesaggi urbani. Tra il 1873 e il 1874 espose i suoi quadri alla Terza e alla Quarta “Esposizione Internazionale” di Londra. Nel 1885, si recò in Nuova Zelanda e in Australia, dove partecipò a delle mostre all’Accademia delle “Arti vittoriane”. Dopo aver vissuto a Melbourne per un certo periodo, tornò in Belgio nel 1889. Dal 1894 al 1897 dipinse 59 acquerelli raffiguranti le zone antiche di Bruxelles e alcune in Italia. Tra queste opere d’arte di Jacques François Carabain, olio su tavola “Castello Ruffo di Scilla, Reggio Calabria” è splendida la veduta di Scilla, pittoresco centro costiero della Calabria. In questo quadro in primo piano appare la piccola insenatura del lido del rione di Marina Grande, ancora priva di strade e con le barche tirate in secca. Sullo sfondo, il centro abitato dominato dal Castello e dalla antica chiesa Matrice in stile barocco. Molto probabilmente l’opera del Carabain fu eseguita da una foto di Scilla del francese Robert Rive che in quel periodo viveva a Messina.
Robert Rive nacque a Breslavia, in Prussia nel 1825 da padre francese. Si trasferì a Napoli nel 1850 e apri gli studi fotografici a Palazzo Serracapriola e a Palazzo Lieti. Scattò numerose fotografie degli scavi di Pompei, di antiche sculture romane e dei primi calchi di vittime della famosa eruzione del Vesuvio dell’anno 79. Nel 1867 partecipò all’Esposizione universale di Parigi ed fu uno dei primi fotografi a produrre vedute stereografiche, molto apprezzate come souvenir. Ancora oggi la “Fondazione Fotografia” di Modena e il “Museo della fotografia dei fratelli Alinari” di Firenze, conservano nei propri archivi storici, 96 fotografie di Robert Rive e tra queste ce ne sono alcune di Messina e di Scilla, prima del devastante terremoto del 1908. La foto di Robert Rive che morì a Napoli nel 1889, mostra diversi particolari che si ripetono nell’acquarello del Carabain e che avvalorano questa nostra tesi. Sia l’acquerello che la foto presentano diverse similitudini come la chiesa Matrice priva dei suoi due campanili, alcune barche tirate a secco e diversi abitanti a passeggio che risultano nelle stesse posizioni. Il terremoto del 16 novembre 1894 fu un evento sismico che colpì la Calabria meridionale e la Sicilia alle ore 17.52, con epicentro a Palmi, a 48 km da Reggio Calabria e generò anche un violento maremoto. A Scilla questo terremoto provocò il crollo dei due campanili della vecchia chiesa Matrice, appunto, e quindi la datazione dell’opera d’arte del Carabain è senza dubbio dopo il 1894 e non sicuramente prima. (Enrico Pescatore)
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