Reggina, l’aneddoto di Lillo Foti: “Quando mi chiamarono a Milano per una riunione segreta…”

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L’aneddoto dell’ex presidente della Reggina Lillo Foti in riferimento ad una riunione segreta a Milano in rappresentanza del club amaranto

Uno degli spettri del calcio del futuro a livello globale – ahi noi, amanti del romanticismo e della passione – è quello della creazione di una Super Lega Europea contenente le maggiori espressioni del football del Vecchio Continente. Sarebbe la morte di questo sport, della sua essenza, del calcio di provincia e delle storie belle e impossibili.

Un’idea, però, che in realtà non nasce adesso, ma che aleggia invece nelle menti dei “potenti” del calcio da tantissimo tempo. Di sicuro dal 2003. Perché? Perché a confessarlo è l’ex presidente della Reggina Lillo Foti, ospite di Giusva Branca a Sport Heroes. L’aneddoto dell’imprenditore reggino vede coinvolto anche il club amaranto in mezzo ai grandissimi del pallone italiano. “Un giorno ricevo una telefonata – racconta – era il 2003. Mi dicono: ‘C’è una riunione in un albergo alle 10, c’è bisogno della tua presenza’. Così vado a Milano e mi ritrovo 8 società, le massime espressioni in Italia, ma non ero a conoscenza dell’oggetto. C’era il Milan, la Juventus, l’Inter, il Bologna, e c’era la Reggina. Delle piccole realtà in Serie A c’eravamo solo noi. L’argomento? Era già quello di uscire fuori dalla Lega, di creare una a sé. Già all’epoca c’era la volontà di uscire fuori da un sistema chiuso”.

Un racconto curioso e interessante, una chicca svelata dall’ex patron amaranto che dimostra però quello che era il ruolo della Reggina in quegli anni. Nonostante fosse una realtà di provincia, la sua figura politica era talmente forte da considerarla al tavolo dei più grandi, insieme alle milanesi, alla Juventus e non solo.

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