Reggina-Tumminello, la situazione: c’è il gradimento del club amaranto, ma anche un’incognita

StrettoWeb

Calciomercato Reggina, quello di Marco Tumminello è uno dei nomi usciti fuori per il reparto offensivo del club amaranto: c’è il gradimento, ma anche un’incognita

Uno dei reparti su cui la Reggina interverrà in maniera importante sul mercato è l’attacco. L’inadeguatezza alla B di alcuni elementi e la fragilità atletica di altri sono stati tra i principali problemi che hanno portato Baroni, sin dal suo arrivo, a schierare Rivas come unica punta. Seppur il tecnico avesse fatto intendere come il ruolo dell’honduregno non fosse una “forzatura”, sembra evidente che – perlomeno per il suo modo di giocare – non ci fossero molte alternative. Nel 4-2-3-1, infatti, l’allenatore predilige un riferimento offensivo mobile, forte fisicamente ma con gamba e capacità di movimento e abile con entrambi i piedi. Anche per questo ha utilizzato Rivas e anche per questo non “vede di buon occhio” Lafferty e Vasic, riferimenti abbastanza statici.

In attesa di capire come verrà risolta la “grana” dei due calciatori sopracitati, ormai fuori dai piani tecnici del club, sono usciti fuori i primi nomi nel reparto offensivo. Uno di questi è quello di Marco Tumminello, centravanti classe ’98 scuola Roma e di proprietà dell’Atalanta. 1.80, struttura fisica importante, forte di testa, sa usare entrambi i piedi. La scorsa stagione era partita bene, in prestito al Pescara, con quattro gol nelle prime cinque partite tra campionato e Coppa Italia, ma un lungo e brutto infortunio ha fatto sì che concludesse anzitempo la sua annata.

Il gradimento della Reggina nei confronti del calciatore c’è ed è anche abbastanza importante: le sue caratteristiche si sposano bene con quelle del 4-2-3-1 e con quelle di un calciatore giovane, dalla grande fame e voglia di riscatto, che si rilancerebbe in un club di Serie B dopo un anno difficile. Ma c’è un’incognita: alla squadra di Baroni, ad oggi, serve un attaccante che – prima e oltre che dal punto di vista tecnico – possa offrire garanzie su quello fisico-atletico. Insomma, non servono altri Charpentier, Menez, Denis e compagnia, che tuttavia si spera possano essere rientrati definitivamente a pieno regime. Purtroppo, il recente “curriculum” dell’attaccante scuola Roma non fa ben sperare: l’ultimo a Pescara è infatti il terzo infortunio subito al ginocchio in tre anni e mezzo. Il primo, nel settembre 2017, a Crotone, poi gli altri due con gli adriatici, tra il settembre 2019 e il giugno scorso. Le garanzie tecniche, dunque, non si discutono, su quelle fisico-atletiche gli interrogativi sono diversi. Anche perché si andrebbe a prevelare un calciatore in prestito (sotto la procura di Raiola) con l’obiettivo di farlo crescere e giocare.

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