Reggio Calabria: elezioni metropolitane. Cinque gli eletti per il Centro/Destra nonostante il voto a sinistra di Saverio Anghelone. Maggioranza risicata per Falcomatà, boom di voti per Mantegna e Ranuccio
Come tutte le elezioni, anche il voto per il rinnovo del consiglio metropolitano di Reggio Calabria lascia strascichi con veleni vari e “tradimenti” più o meno attesi e previsti. Un problema grosso come una casa per Falcomatà è la maggioranza risicata: la rinnovata assemblea è formata da 8 consiglieri a sostegno del sindaco, 5 consiglieri di Centro/Destra ed uno conquistato dal sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, grazie alla lista Territorio Metropolitano, anche questa all’opposizione rispetto a Falcomatà. Alla luce di quanto emerso è evidente il flop di Falcomatà, con la lista del Centro/Destra sugli scudi: è stata la più votata.
Da sottolineare altri due fatti importanti: il voto (quasi certo) di Saverio Anghelone ad uno dei candidati del Centro/Sinistra (pare ci siano malumori sulle future candidature delle imminenti regionali) mentre due consiglieri di sinistra hanno espresso voto per le liste di Falcomatà senza dare alcuna preferenza. E’ evidente come il primo cittadino si aspettasse di più da questa tornata: è probabile che anche sulla Piana e sulla Locride il Pd abbia perso parecchi voti a discapito del Centro/Destra e della Lista di Conia. Adesso Falcomatà e Neri (sarà lui il vicesindaco metropolitano) dovranno essere abili a trovare una sintesi per evitare problemi di immobilismo. Anche se il Sindaco reggino, secondo alcune indiscrezioni, starebbe addirittura pensando ad un clamoroso ricorso (contro i suoi stessi uomini), scottato per il mancato ingresso in consiglio di Giordano. E’ solo la rabbia del momento o ci sarà un seguito concreto? Lo vedremo nelle prossime ore…