Reggio Calabria, 4 studenti dell’IC Paolo VI – Campanella di Gioia Tauro superano la prima selezione delle “Olimpiadi di Astronomia 2021”. Un risultato eccellente per Giulia Calderazzo, Carol Gagliostro, Sofia Ranieri e Giulia Rotolo
“Chi non ha luce in viso, mai potrà essere stella”, almeno secondo il poeta William Blake, ed è questo principio che sembra avere animato gli studenti dell’IC Paolo VI – Campanella di Gioia Tauro. Ben 4 alunni e alunne, della Scuola Secondaria di Primo Grado, hanno superato la prima selezione della competizione “Olimpiadi di Astronomia 2021”. Un risultato eccellente per Giulia Calderazzo, Carol Gagliostro, Sofia Ranieri e Giulia Rotolo, della 3C, accompagnato dall’ottimo punteggio che ben 12 alunni e alunne, dell’IC Paolo VI Campanella, hanno ottenuto raggiungendo e superando i 50/90. Sono loro ad aver superato la soglia dei 63/90 necessaria per partecipare alla prova successiva. Tutto è stato possibile grazie all’impegno dei singoli e grazie al corpo docente della Scuola IC Paolo VI-Campanella, guidata dal dirigente Vincenzo La Valva. All’interno della mura scolastiche, vissute dagli alunni come un luogo di rifugio e di sperimentazione, hanno scoperto che, come affermava Platone, “l’astronomia costringe l’anima a guardare oltre e ci conduce da un mondo ad un altro“. Un viaggio, per i ragazzi e le ragazze, in cui la prima tappa sembra raggiunta e superata egregiamente, ma che non è ancora finito. La cosa che è importante sottolineare, non è il raggiungimento di un obiettivo, ma la sicurezza e la tranquillità con cui questi alunni e queste alunne hanno lavorato in questi anni, all’interno della Scuola Paolo VI -Campanella. “La vera esperienza- sostengono i docenti e il dirigente – non è vincere un premio, ma “pensare nuovi pensieri e formulare nuove fantasie”, per questo in tutti i gradi d’istruzione dell’Istituto l’empatia si accompagna con la conoscenza. Un grosso in bocca al lupo a chi ha superato le selezioni, ma un benvenuto enorme a chi vorrà scegliere questo Istituto, perché vivere la scuola vuol dire condividere non solo saperi ma anche emozioni, crescere insieme, perché “non si può educare alcuno se non lo si conosce direttamente” (M. Montessori)”.