Reggio Calabria: Vox Italia presenta una denuncia contro il Premier Conte per la gestione della pandemia

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Il circolo Vox Italia Reggio Calabria insieme ai Movimenti SIAMO e Riconquista Sociale, hanno presentato oggi, presso la Procura, una denuncia querela affinché si valuti se sono stati commessi reati nelle azioni messe in atto dal Presidente del Consiglio ed i suoi Ministri nella gestione del virus Covid 19

“Il circolo Vox Italia Reggio Calabria insieme ai Movimenti SIAMO e Riconquista Sociale, hanno presentato oggi, presso la Procura di Reggio Calabria, una denuncia querela affinché si valuti se sono stati commessi reati nelle azioni messe in atto dal Presidente del Consiglio ed i suoi Ministri nella gestione del virus Covid 19“. E’ quanto scrive in una nota il Coordinatore Regionale Calabria, Giuseppe Modafferi. “La denuncia è stata elaborata dall’avv. Marco Mori, dirigente nazionale del Partito Vox Italia, con invito di presentarla nelle varie cittá italiane. Gli argomenti esposti nella denuncia mettono in evidenza l´arbitrio messo in atto da tale governo, sia nei confronti dei cittadini che della Costituzione. I presupposti giuridici sono:

-L’art. 287 c.p. punisce: “Chiunque usurpa un potere politico, ovvero persiste nell’esercitarlo indebitamente, è punito con la reclusione da sei a quindici anni (…)”.
-L’art. 605 c.p. punisce: “Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni.

“I Nostri dubbi – aggiunge – risalgono all´origine dei provvedimenti che risalgono al 31 gennaio 2020. Con deliberazione del 31.01.2020 il Consiglio dei Ministri presieduto dal Presidente Giuseppe Conte ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale in conseguenza del rischio sanitario derivante da agenti virali trasmissibili, l’emergenza ovviamente era riferita all’arrivo del ben noto Covid-19. Senza entrare nel dettaglio giuridico, le azioni che si sono susseguite prevalentemente fondate su DPCM e DDLL a nostro avviso non hanno valore legale, in quanto violano i principi della Costituzione. Ci sono due sentenze, una del giudice di pace di Frosinone ed una del tribunale di Roma che affermano l’illegittimitá dei DPCM e quindi di tutte le azioni che hanno determinato. Riteniamo che la salvaguardia della salute sia necessaria e fondamentale, ma non puó essere motivo di smantellamento dell´apparato democratico sul quale si fonda il nostro Paese, cosí come non sono ammissibili derive autoritarie, conseguenza di mancato confronto parlamentare. Cosí come la salute vanno tutelate e difese la libertá e la dignitá degli individui. I provvedimenti ad oggi messi in atto, oltre a non aver prodotto gli effetti desiderati, stanno procurando notevoli danni ai valori portanti della nostra societá e all´economia, rischiando di annientare le piccole e medie imprese. Quella di oggi è stata una testimonianza di alcune associazioni Reggine in favore della democrazia, della libertá e della legalitá ed un segnale di stanchezza verso provvedimenti arbitrari e ad oggi inefficaci”, conclude.

 

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