Come sarà il Governo di Mario Draghi?

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Mattarella ha affidato a Mario Draghi l’incarico di formare un nuovo governo, come sarà il nuovo esecutivo?

Dopo le dimissioni del Conte Bis e il mandato esplorativo dato al Presidente della camera Fico che non ha sortito effetto alcuno, Mattarella ha affidato a Mario Draghi l’incarico di formare un nuovo governo.

Fallito miseramente il tentativo di fare un Conte Ter con Matteo Renzi che come un consumato giocatore di poker alzava sempre la posta con l’unico obiettivo di spodestare Giuseppe Conte si prova adesso a risollevare la situazione economico finanziaria italiana affidandosi all’esperienza internazionale del Prof. Draghi.

Ma chi è questo Mario Draghi che qualcuno ha definito come “la persona italiana vivente più rappresentativa per quanto concerne l’economia”? E’ principalmente un’economista, ma e anche un accademico, un banchiere, un dirigente pubblico ed io aggiungerei anche un politico.

Indubbiamente la formazione di Draghi è quella di un tecnico, infatti è stato per dieci anni Direttore Generale del Ministerio del Tesoro e, dopo un passaggio alla Banca Goldman Sachs è stato nominato Governatore della Banca d’Italia. E questo è indubbiamente il periodo che possiamo definire “da tecnico” di Draghi, ma, successivamente, per ben otto anni dal 2011 al 2019 ha ricoperto la carica di Presidente della Banca Centrale Europea. E qui Draghi ha messo in campo tutte le sue qualità politiche per gestire questo importantissimo organismo prendendo talvolta decisioni molto in contrasto con i vari governi europei in particolar modo nei confronti della Germania.

Memorabile la sua battaglia per salvare l’Euro nel 2012 e nel 2015 il famoso Quantitative easing nell’anno 2015 con cui la BCE acquista titoli di Stato dei paesi dell’Eurozona per diverse decine di miliardi di € al mese per superare la stagnazione presente in quegli anni e portare l’inflazione almeno al 2% annuo per stimolare la ripresa economica.

Molte persone mi chiedono: adesso che arriverà Draghi dobbiamo aspettarci un governo alla Mario Monti cioè “lacrime e sangue” con tagli continui agli investimenti, alle pensioni, al welfare?

Ebbene, nulla di tutto ciò, in quanto Draghi diventerà Presidente del Consiglio in una situazione che è esattamente l’opposto di quello che successe nell’anno 2011 quando giunse al potere l’economista Monti.

Ricordiamo che in quel periodo lo spread (il differenziale di rendimento tra i bund tedeschi e i titoli di  Stato italiani) era arrivato alla macroscopica  cifra di 574 punti, che a causa del nostro terribile debito pubblico si traduceva nel pagamento di 70 miliardi di € annui di interessi. Solo per avere un riferimento consideriamo che una legge di Bilancio in Italia “pesa” circa 40 miliardi di € l’anno. Per cui Monti si vide costretto a stringere ulteriormente i cordoni della borsa imponendo una politica economica di tagli e tasse e varando quella terribile legge sulle pensioni da tutti conosciuta come la legge Fornero.

Draghi si trova ora invece nella situazione completamente opposta di dover spendere quel mare di soldi nell’ordine di circa 220 miliardi di € del Next Generation Eu.

Quindi lui dovrà in primis occuparsi di risolvere il problema pandemia che ha portato in Italia 2.500.000 contagi e oltre 90.000 decessi. Dovrà gestire tutta la campagna vaccinale che sta andando a rilento e dovrà soprattutto impegnare quei famosi denari del Next Generation Eu facendo un piano di investimenti pubblici e privati. Operare nella digitalizzazione e nel green, ed attuare quelle riforme strutturali della giustizia del fisco, della P.A. e delle pensioni che l’Italia aspetta da decenni.

Lo potrà fare nell’interesse della nazione con l’appoggio di tutte le forze politiche dell’arco costituzionale (ad eccezione solamente di F.lli d’Italia che non vuole entrare nel governo) dopodiché dovrà uscire di scena, dando modo ai cittadini italiani di scegliersi con le elezioni l’assetto politico che preferiscono.

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