La candidatura di Luigi De Magistris per il ruolo di presidente della Regione Calabria sta provocando sconquassi notevoli nelle acque stantie della politica calabrese
La candidatura di Luigi De Magistris per il ruolo di presidente della Regione Calabria sta provocando sconquassi notevoli nelle acque stantie della politica calabrese. In primo luogo, Mimmo Lucano – il sindaco più celebre e osannato d’Italia – ha dato il suo appoggio all’ex-magistrato, che proprio in Calabria costruì la sua fama di uomo delle istituzioni e di democratico, accettando di fargli da capolista in tutte le circoscrizioni. In secondo luogo domenica scorso i partiti (Prc, Pci, Si) e le associazioni civiche calabresi che si collocano a sinistra del Pd hanno aderito al progetto De Magistris-Lucano Il nome della lista sarà “Calabria resistente e solidale”. Forse non è il massimo, ma costituisce una buona notizia per almeno due motivi: nelle scorse elezioni non vi era una lista di sinistra (della sinistra a sinistra del Pd); questa lista unitaria può effettivamente raggiungere il quorum e forse concorrere seriamente per eleggere il Presidente di Regione. Il Pd è il più preoccupato tra i grandi partiti di questa iniziativa, mentre una parte del Movimento 5 stelle sembrerebbe tentata di appoggiare la lista De Magistris perché storicamente legata alle molte associazioni e comitati civici che la sostengono. Solo le “sardine” hanno storto il naso davanti all’iniziativa di De Magistris, in quanto miravano a un ampio schieramento di centrosinistra costruito intorno al Pd. Questa lista unitaria della sinistra, “Calabria resistente e solidale”, tra l’altro, potrebbe indicare a tutta la sinistra la strada unitaria per tornare in parlamento, in modo autonomo dal centrosinistra e dal Pd. Sarebbe un buon segnale anche dal punto di vista della rappresentanza democratica. Le regionali calabresi diventano dunque un laboratorio politico di importanza nazionale.
Olga Balzano Melodìa