Messina, Bisignano a StrettoWeb: “per l’Area dello Stretto è fondamentale istituire una nuova Regione autonoma. De Luca? E’ autoreferenziale e conosce poco la città”

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Messina, Bisignano a StrettoWeb: “per lo sviluppo dell’Area dello Stretto è fondamentale la creazione della Regione dello Stretto. Non si può guardare solo il proprio orticello ma serve una visione ampia. La città è isolata per colpa di De Luca”

Già assessore della Provincia di Messina e animatore del neo nato gruppo di iniziativa civica “RispettoMessina”, Michele Bisignano è tra i più esperti conoscitori delle dinamiche politiche, economiche e sociali dell’Area dello Stretto ed è tra coloro che sin dal lontano 2008, parlava di Regione dello Stretto. Ai microfoni di StrettoWeb, Bisignano ci parla di Città Metropolitana, Area dello Stretto e Amministrazione De Luca con un accenno al gruppo di iniziativa civica di cui è tra i fondatori.

Dott. Bisignano Lei già nel 2008 parlava di Regione dello Stretto per unire il reggino ed il messinese, perchè questa esigenza?

Innanzitutto è opportuno sottolineare come il mancato funzionamento della Città Metropolitana di Messina non aiuta l’integrazione tra le due aree. Mentre a Reggio si è riusciti a dotare di una struttura rappresentativa, nella nostra città ancora no per colpa della politica: si doveva votare il 24 marzo per eleggere il consiglio metropolitano ma a causa di un colpo di mano dei deputati regionali, i quali hanno posticipato il voto. Ed è da quasi 8 anni che c’è una gestione dell’ente monocratica, sospendendo ogni forma di democrazia. Ormai siamo nell’era della globalizzazione e non si può guardare al proprio orticello e con la nascita della Regione dello Stretto daremo vita ad un bacino di 1 milione e 200 mila persone. In questo senso era fondamentale la conferenza dell’Area integrata dello Stretto presieduta da Mimmo Battaglia ma, al di là di alcune cose molto positive, ad un certo punto la commissione si è fermata per motivi politici.

Ci faccia capire cosa intende per integrazione tra le due sponde dello Stretto?

In maniera preliminare va sottolineato che la Regione delle Stretto va intesa come Area vasta integrata sul piano economico e culturale e non sul piano istituzionale. Bisogna, quindi, pensare a strumenti di sviluppo strategico dei comuni: è importante, ad esempio, un’integrazione tra l’autorità portuale dello Stretto e quella di Gioia Tauro creando un distretto unico. Anche per quanto riguarda la Zes, strumento indispensabile di sviluppo, servirebbe una Zes dello Stretto, solo così riusciremo realmente nel nostro intento di creare un’area florida con un’economia concreta.

Cosa pensa del sindaco Cateno De Luca?

De Luca è un sindaco autoreferenziale e, tra l’altro, conosce poco Messina e le sue sfaccettature. Non ha mai creato sinergie ed ha una violenza verbale non degna di un primo cittadino con una concezione e gestione personalistica dell’Ente. Oltretutto ha isolato la città con atteggiamenti poco consoni nei confronti di regione e governo e non ha mai parlato di sviluppo dell’area dello Stretto. Messina avrebbe bisogno di uno sforzo sinergico per cercare di uscire dalla crisi. De Luca non ha rispetto del consiglio comunale ed il dissenso viene criminalizzato.

Com’è nato il gruppo “RispettoMessina”?

“RispettoMessina” è formato da un gruppo di cittadini, circa 60, che nei mesi scorsi si è confrontato attraverso un gruppo whatsapp, successivamente si è deciso di dare vita ad un qualcosa di reale che si batte contro il degrado della città e che sta ragionando anche per il dopo De Luca. Inoltre, il gruppo, vuole essere un elemento di stimolo per la realizzazione di un’alternativa politica e civica con un’idea di città che attualmente non viene perseguita. Difatti, noi crediamo sia necessario la nascita di una nuova proposta che ha le sue radici nell’area progressista e che sappia dialogare con i movimenti civici della città.

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