Riapertura impianti sciistici, arriva lo stop dal CTS: preoccupano le varianti del virus

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Riapertura impianti sciistici, arriva lo stop del CTS alla richiesta del ministro Speranza: c’è preoccupazione per le varianti del virus

Alla luce delle “mutate condizioni epidemiologiche” dovute “alla diffusa circolazione delle varianti virali” del virus, “allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale“. Netta la presa di posizione del Comitato Tecnico Scientifico rispetto alla richiesta del ministro della Salute Roberto Speranza di riaprire gli impinati sciistici. La decisione viene comunque demandata alla politica.

Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, invoca la linea dura: “urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata. Va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale. E’ evidente che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno. Ne parlerò col ministro Speranza questa settimana. In questo momento, le attività che comportino assembramenti non sono compatibili con il contrasto alla pandemia da Covid-19 in Italia ed gli impianti da sci rientrano in tali attività. Non andrebbero riaperti. Non dimentichiamo che la variante inglese è giunta in Europa proprio ‘passando’ dagli impianti di risalita in Svizzera“.

Pronta la risposta di Matteo Salvini che, ai microfoni di ‘Affaritaliani.it’ ha così commentato: “non ho parole. Non se ne può più di ‘esperti’ che parlano ai giornali, seminando paure e insicurezze, fregandosene di tutto e tutti. Confidiamo che con Draghi la situazione torni alla normalità“.

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