Al giorno d’oggi la politica si fa anche sul web, ecco la classifica dei Sindaci più seguiti: De Luca è un fenomeno, anche Falcomatà ha un buon posizionamento
Essere o non essere, questo è il dilemma. In questo caso non c’entra nulla William Shakespeare, né tanto meno la letteratura inglese. La questione infatti riguarda i social network e l’uso che ne fanno i Sindaci delle città italiane. E’ soprattutto negli ultimi anni che per le Istituzioni è diventata un’abitudine costante quella di comunicare ai cittadini attraverso le maggiori piattaforme social. L’utilizzo corretto può infatti rivelarsi prezioso perché così il contatto col popolo è diretto, si possono trasmettere messaggi importanti rapidamente e senza filtri, ad esempio, coi giornali e poi (perché no!) acquisire visibilità. Ormai è chiaro, con il cambiare dei tempi, la politica si fa sul web. Lo spazio mediatico, infatti, rimane saldo nelle mani di politici che basano il proprio personal brand sulla visceralità e sull’emozione: la personalità serve a catturare l’attenzione di centinaia di migliaia di potenziali elettori incollati ai propri smartphone.
In questo, lo sappiamo, è un fenomeno Cateno De Luca: gli show che lasciano appesi gli abitanti di Messina hanno superato i confini dello Stretto ed oggi il primo cittadino è tra i più apprezzati a livello nazionale. I suoi video e le sue foto sono un materiale fantastico per il popolo del web che non perde l’occasione di creare gif e meme con le sue “perle”. Molto produttive le sue dirette, addirittura quella in cui minacciava le dimissioni ha superato 150mila visualizzazioni. Secondo una classifica da noi stilata, che tiene conto del numero di followers sulla pagina Facebook ufficiale, il Sindaco messinese è addirittura al 3° posto alle spalle solamente di Virginia Raggi e di Luigi de Magistris. Un dato emblematico perché Messina ha un bacino molto inferiore a città come Roma e Napoli, segno appunto che De Luca è sicuramente seguito a livello nazionale. Una considerazione ancor più evidenziata dal fatto che Chiara Appendino di Torino e Beppe Sala di Milano navigano soltanto rispettivamente al 4° e 6° posto.
In questa speciale graduatoria trova un buon posizionamento anche Giuseppe Falcomatà, che con i suoi 70mila seguaci è addirittura al 10° posto poco dietro Leoluca Orlando di Palermo e al pari di Giorgio Gori di Bergamo. Il Sindaco di Reggio Calabria può infatti sfruttare su una pagina social molto attiva e su dirette frequenti: molto seguite soprattutto quelle girate durante il primo lockdown dei mesi di marzo e aprile quando, con la fascia tricolore e il microfono sulla giacca, andava in giro per i quartieri ricordando ai propri cittadini di non uscire o a regalare mascherine agli anziani.
Ovviamente la classifica è puramente indicativa, il terzo posto di De Luca o il decimo di Falcomatà non significano che i due amministratori delle città dello Stretto siano più famosi, apprezzati, preparati rispetto ad altri suoi colleghi. Questi numeri indicano però certamente la bravura nel saper utilizzare al meglio i social network che al giorno d’oggi sono uno strumento fondamentale anche per la politica. Ecco di seguito la classifica basata sui Sindaci dei 50 Comuni più popolosi d’Italia:
- Roma – Virginia Raggi 986mila
- Napoli – Luigi de Magistris 478mila
- Messina – Cateno De Luca 288mila
- Torino – Chiara Appendino 228mila
- Bari – Antonio De Caro 222mila
- Milano – Beppe Sala 203mila
- Parma – Federico Pizzarotti 147mila
- Catania – Salvo Pogliese 85mila
- Palermo – Leoluca Orlando 75mila
- Reggio Calabria – Giuseppe Falcomatà 70mila
- Bergamo – Giorgio Gori 70mila
- Firenze – Dario Nardella 63mila
- Ferrara – Alan Fabbri 50mila
- Venezia – Luigi Brugnaro 49mila
- Genova – Marco Bucci 34mila
- Prato – Matteo Biffoni 33mila
- Padova – Sergio Giordani 30mila
- Brescia – Emilio Delbono 25mila
- Verona – Federico Sboarino 24mila
- Siracusa – Francesco Italia 23mila
- Novara – Alessandro Canelli 23mila
- Reggio Emilia – Luca Vecchi 20mila
- Ravenna – Michele de Pascale 18mila
- Cagliari – Paolo Truzzu 18mila
- Foggia – Franco Landella 18mila
- Modena – Gian Carlo Muzzarelli 17mila
- Bologna – Virginio Merola 16mila
- Trieste – Roberto Dipiazza 16mila
- Giugliano in Campania – Nicola Pirozzi 16mila
- Rimini – Andrea Gnassi 15mila
- Trento – Franco Ianeselli 12mila
- Piacenza – Patrizia Barbieri 10mila
- Forlì – Gian Luca Zattini 9mila
- Perugia – Andrea Romizi 5mila
- Vicenza – Francesco Rucco 5mila
- Pescara – Carlo Masci 4mila
- Bolzano – Renzo Caramaschi 4mila
- Udine – Pietro Fontanini 3mila