Coronavirus, i DATI sui decessi tra ottobre e inizio marzo: a Reggio Calabria e Catanzaro meno vittime degli anni precedenti, migliora la situazione a Messina [GRAFICA]

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I numeri forniti da rapporto del sistema di sorveglianza SISMG come la Calabria sia la Regione meno colpita dalla pandemia del Coronavirus, mentre nella città siciliana dello Stretto la situazione sta andando a migliorare nettamente

Il tasso di mortalità in Italia si mostra in linea con l’atteso. E’ quanto dimostra il rapporto del sistema di sorveglianza SISMG aggiornato alla settimana 3-9 marzo 2021. “A causa della latenza tra l’infezione, aggravamento della malattia e l’eventuale decesso i dati di mortalità si riferiscono ad i casi incidenti di circa 2 settimane prima, quindi i dati dell’ultimo rapporto SISMG (aggiornato al 9 marzo) sono correlabili alla situazione epidemica dell’ultima settimana di febbraio”, premettono gli esperti. Rispetto alla variante inglese del Coronavirus che potrebbe creare preoccupazioni, una campagna vaccinale “rivolta alla popolazione a maggior rischio di decesso e l’elevata mortalità osservata nel nostro paese nelle fasi epidemiche precedenti, potrebbero limitare l’impatto sulla mortalità di questa nuova ondata epidemica”. I dati di mortalità delle prossime settimane inoltre potranno inoltre fornire le prime vere indicazioni sull’efficacia della campagna vaccinale nella popolazione ultraottantenne, monitorando l’andamento di esiti gravi in questa fascia di età, che risulta essere la più colpita.

La mortalità media giornaliera per settimana e classi di età evidenzia per la settimana 3- 9 marzo valori pressoché costanti rispetto alla settimana precedente sia al nord che al centro-sud e per tutte le classi di età. Al nord i valori rimangono in linea con l’atteso nelle classi più anziane (75-84, 85+ anni) e inferiori all’atteso nelle classi più giovani (0-64, 65-74 anni). Al centro-sud si osservano valori costanti in linea con l’atteso tra le classi di età più anziane (75-84, 85+ anni) mentre è da segnalare un lieve incremento nella classe di età 65-74 anni al limite dell’intervallo di confidenza. I grafici SISMG dimostrano poi che nel 2020 si sono verificati due picchi di mortalità (linea rossa) in corrispondenza della prima (marzo-aprile) e della seconda ondata (ottobre-dicembre) dell’epidemia Covid-19. “Il forte incremento della mortalità osservata nella prima fase dell’epidemia di Covid-19, è stato seguito da una riduzione che ha riportato la mortalità in linea con i valori di riferimento (linea nera) a fine maggio. Il secondo incremento della mortalità che ha raggiunto il picco nella seconda metà del mese di novembre per poi tornare ai valori di riferimento a partire da metà gennaio 2021. Nel mese di febbraio la mortalità si attesta intorno al valore di riferimento”, si legge nel report.

Controllando più nello specifico la variazione percentuale della mortalità totale per mese nelle città italiane, si nota che a Reggio Calabria è nettamente sceso nei mesi di dicembre e febbraio, è stato stabile a novembre ed ha subito un leggero aumento a gennaio. La situazione è ancora più confortante in provincia di Catanzaro, dove tra novembre e febbraio c’è stato sempre un calo del numero dei morti rispetto alla media degli anni precedenti. A Messina invece il calo dei morti si è verificato soltanto a febbraio, mentre nei tre mesi precedenti c’è stato un leggero aumento nella mortalità. Questi dati dimostrano ancora una volta come la Calabria sia la Regione meno colpita dalla pandemia del Coronavirus, mentre nella città siciliana dello Stretto la situazione stia andando a migliorare nettamente. Di seguito i grafici delle tre città con i numeri dei decessi per fasce d’età.

Reggio Calabria tasso mortalità gennaio febbraio 2021
Catanzaro tasso mortalità gennaio febbraio marzo 2021
Messina tasso mortalità gennaio febbraio marzo 2021

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