Coronavirus, Sgarbi contro l’allarmismo mediatico: “basta dare la sensazione di vivere in un incubo senza fine, i sani la smettano di vivere come i malati”

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Coronavirus, il parere di Sgarbi: “bisogna riaprire tutto, adottare misure di rispetto per coloro che non corrono rischi, ovvero i giovani e gli adulti fino a 50 anni, proteggendo gli anziani e le persone più a rischio”

“La smettano di far vivere i sani come malati”, lo ha affermato Vittorio Sgarbi durante il programma Stasera Italia. Il famoso critico d’arte non accetta che, dopo un anno di pandemia, si insista con queste scelte così restrittive e analizza gli errori dell’Italia sulla campagna vaccinale. Tutt’oggi infatti, leggendo i dati del Ministero della Salute, sono stati immunizzati molti più cittadini alla fascia d’età 20-29 anni che quella 70-79. Un incredibile errore nella gestione organizzativa, ritenuto imperdonabile dal deputato. “Da un lato stiamo notando lo scetticismo sul vaccino AstraZeneca che è stato sputtanato, non è che l’ok dell’Ema può persuadere tutti; dall’altro invece ascoltiamo ad esempio che c’è una donna di 86 anni che non è ancora riuscita a fare il vaccino. Un mio amico ha 68 anni, tra pochi giorni riceverà la dose, ha ammesso quasi di vergognarsi per quello che succede, visto che gente più anziana di lui ancora è in attesa. Io ad esempio ho avuto il Covid-19 in maniera asintomatica nel mese di dicembre, non dovrò fare il vaccino per almeno sei mesi perché ho sviluppato gli anticorpi. Ci sono varie tipologie di persone, credo che fare trasmissioni sui problemi della campagna vaccinale serva solo a dare la sensazione ai cittadini di trovarsi in un incubo dal quale non possiamo uscire più. Bisogna riaprire tutto, adottare misure di rispetto per coloro che non corrono rischi, ovvero i giovani e gli adulti fino a 50 anni, proteggendo gli anziani e le persone più a rischio. E’ ridicolo quello che stiamo facendo, è ridicolo portare mascherine quando si è da soli all’aria aperta. La paura ha un’ansia senza logica, i medici riportino la normalità e la smettano di far vivere i sani come i malati”.

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