Eva Cantarella incontra virtualmente gli studenti del Pizi di Palmi. In tempi di Covid, la cultura non si ferma, ma prosegue con tante attività didattiche, pur se online
In tempi di Covid, la cultura non si ferma, ma prosegue con tante attività didattiche, pur se online. È stato così per cinque studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “N.Pizi” di Palmi – Alessandro Scidone 4A; Arianna Pirrottina 5A; Giordana Sorrentino Gaudio 4B; Concetta Turri 4Bbis; Annaclara Cosoleto 4Bbis – che nel tardo pomeriggio del 15 Marzo hanno potuto seguire in videoconferenza la presentazione del libro “Sparta e Atene. Autoritarismo e democrazia”, ultima pubblicazione della giurista e scrittrice Eva Cantarella.
L’incontro è stato organizzato dal Liceo “G.Galilei” di Modica a cui gli studenti e la loro docente Referente, Marilea Ortuso, hanno potuto partecipare, rientrando l’attività tra quelle iniziative volte a promuovere il Certamen Mutycense, indetto dallo stesso Istituto. A moderare l’evento è stato il Professore Michele Blandino, facente parte del team che ha organizzato la competizione che quest’anno si svolgerà online; il Professore Giulio Guidorizzi ha invece fornito alla scrittrice opportuni spunti di riflessione su alcuni aspetti del mondo classico trattati nell’opera. Si è parlato di uguaglianza tra Sparta e Atene: un’uguaglianza teorica e non di fatto, prendendo avvio dalle origini della città di Sparta, dalla divisione dei suoi cittadini in classi sociali rigide, passando per Atene, con le sue magistrature, soprattutto con l’istituzione dell’ecclesìa, assemblea di tutti i cittadini, presente non solo ad Atene e Sparta, ma in tutte le pòleis dell’antica Grecia.
Tra le tematiche trattate non poteva mancare quella relativa alla creazione del “nòmos”, con particolare riguardo al mondo femminile. Le Spartane, donne fiere e superbe, erano consapevoli che il loro ruolo fosse quasi esclusivo: mettere al mondo non figli, ma soldati, difensori della città. E, seppur la morte della loro prole fosse stato un destino, per così dire, preannunciato, nelle madri spartane vi era un profondo senso di orgoglio per essere state le procreatrici dei baluardi della pòlis. “Le donne spartane erano più libere nei movimenti, ma non liberate”, ha affermato Eva Cantarella; infatti, le fonti narrano del genere femminile spartano che era libero di praticare attività fisiche e di partecipare alla vita sociale, con ruolo prioritario e imprescindibile di diventare madri. Non così per le donne ateniesi i cui figli, ben presto, venivano affidati all’educazione paterna. Impossibile compendiare il mondo classico, ma l’autrice ha saputo magistralmente presentare alcuni aspetti più significativi, rinsaldando il concetto che davvero i Greci hanno gettato le fondamenta per la grande civiltà occidentale, e non solo, dando vita a due differenti sistemi politici: il severo autoritarismo e la liberale democrazia. Il Dirigente Scolastico del “Pizi”, Professoressa, Maria Domenica Mallamaci, augura ai suoi studenti, candidati al Certamen, di farsi onore tra i tanti partecipanti.
Marilea Ortuso