Le ricette di StrettoWeb: ricetta e tradizione della frittata con farina di ceci
Un piatto unicamente vegetale ma molto nutriente questa frittata con farina di ceci senza uova. Più proteica e leggera di una frittata tradizionale, racchiude i preziosi valori nutrizionali dei legumi ed è un modo gustoso per far mangiare i ceci a chi non li ama. Croccante fuori e morbida dentro, è una pietanza versatile che può essere farcita con verdure a scelta come asparagi e porri o anche bietole, zucchine, patate, peperoni, cipolle e spinaci.
Difficoltà: facile
Preparazione: 15 minuti
Cottura: 45 minuti
Porzioni: 4 persone
Costo: basso
INGREDIENTI
200 gr. di farina di ceci
400 ml di acqua
1 porro
500 gr. di asparagi
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Sale, pepe e timo
Preparazione
Mettete la farina di ceci in una ciotola, aggiungete a filo l’acqua e mescolate con una frusta fino ad ottenere una consistenza abbastanza liquida, unite anche l’olio ed il sale e fate riposare la pastella per 20 minuti circa. In una padella fate stufare per 10 minuti con un filo d’olio il porro e gli asparagi tagliati a rondelle ed insaporiteli con sale, pepe e timo. Al termine mescolate bene le verdure alla pastella di ceci e versate il composto in una teglia. Infornate la frittata a 200 gradi per 35 minuti circa.
Conservazione
La frittata con farina di ceci si conserva in frigo per 2-3 giorni e si può congelare.
Curiosità e benefici dei ceci
Elemento cardine della dieta mediterranea, i ceci sono uno dei legumi più anticamente conosciuti ed originari del sud-est della Turchia. Semi di una pianta leguminosa, la Cicer arientinum, il cui nome sembra provenire dal greco “Kikus” o “forza”, ad indicarne probabilmente il valore nutritivo, i ceci sono un alimento energetico ricco di proteine vegetali e fibre e definiti infatti la carne dei poveri perché capaci di sostituirla. Racchiudono molte sostanze benefiche, fra cui gli acidi grassi omega 3 che aiutano a mantenere in buona salute il sistema cardio-circolatorio, i sali minerali come magnesio e potassio che apportano benefici alla circolazione e tengono a bada la pressione arteriosa ed anche vitamine del gruppo B e preziosi antiossidanti. Se fra i Romani erano i legumi a dare il nome ad alcune famiglie nobili, dai “ceci” deriva quello di Cicerone per via di una verruca simile ad un cece che presentava sul volto. Coltivati per lo più nel centro-sud, si consumano in zuppe, insalate e vellutate e da quelli essiccati e macinati si ricava la farina di ceci, squisito ingrediente di alcune ricette tipiche come le panelle siciliane. Con la farina di ceci e le patate si preparano gli gnocchi e mescolandola alla farina di grano duro ed alle uova una squisita pasta fresca.
Il consiglio della zia
Una gustosa insalata di ceci si prepara con pomodorini pachino o pomodori secchi sott’olio, rucola, olive e cipolla rossa di Tropea.