Recovery Plan, ministra Carfagna: “occasione irripetibile per il Sud, 100 miliardi oltre risorse Pnrr”

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Recovery Plan, la ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, sottolinea i vantaggi del progetto per il Mezzogiorno

Nel corso di un’audizione sul Recovery Plan alle Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato, Mara Carfagna ha sottolineato l’importanza del progetto e i risvolti positivi sul Mezzogiorno. La ministra per lo sviluppo per il Sud e per la coesione territoriale, ha sottolineato come, nonostante si fosse parlato del 34% delle risorse del Recovery Plan, in realtà fra opere ferroviarie, strdali e aeroportuali “il Sud intercetta il 50% degli investimenti, con punte dell’84% per la manutenzione stradale. In conclusione – ha aggiunto Carfagna – la quota di interventi al Sud sarà superiore alla sua quota di popolazione, rispetto al totale nazionale“.

La ministra Carfagna ha inoltre sottolineato: “entro il 2029 andranno spesi gli oltre 80 miliardi previsti per i programmi europei per la coesione 2021-2027, mentre la programmazione dei 73 miliardi del fondo per lo sviluppo e la coesione (nella formula 80 sud, 20 resto del paese), si estende fino al 2032. Per il Meridione, questo significa – escluso il Pnrr, su cui tornerò – circa 100 miliardi di risorse disponibili su un orizzonte temporale di pochi anni. Programmarli è un impegno gravoso, saperli investire e spendere sarà una vera e propria responsabilità storica che le istituzioni si assumono nei confronti del paese e soprattutto delle generazioni future“.

Alle risorse per il Mezzogiorno sarà riservata una attenzione speciale nel Pnrr con un capitolo specifico dedicato al Sud: “non sarà una missione ad hoc, nè una semplice messa in rassegna di numeri e stime, quanto piuttosto una costruzione ragionata, strategica e costantemente monitorata attraverso la quale il pnrr dovrà sviluppare in concreto l’obiettivo della crescita del Mezzogiorno, delle sue condizioni di benessere, sostenibilità sociale ed ambientale, competitività economica“, ha detto la ministra.

Per la gestione dei progetti verranno effettuate 2800 assunzioni: “Il governo ha avviato la procedura per l’assunzione di 2.800 figure specialistiche da destinare alle Regioni, alle Città Metropolitane ed ai Comuni, nonchè all’Amministrazione centrale, per dare supporto nell’attuazione delle misure ed azioni progettuali che partiranno nei prossimi mesi. Si tratta – ha aggiunto – dell’avvio di un più ampio processo di assunzioni, che vuole essere rigenerativo, per costruire un nuovo rapporto di fiducia, tra l’apparato pubblico ed i cittadini e le imprese. La buona riuscita delle varie programmazioni, risiede infatti nella capacità di garantire l’adozione di atti e provvedimenti in tempi certi e brevi“.

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