Reggio Calabria, su scuole e vaccini Falcomatà si scaglia contro Spirlì e Asp: “non siamo quello che mostrano alcune trasmissioni, serve maggiore organizzazione”

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Il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha parlato della riapertura delle scuole e dei problemi della campagna vaccinale

“Dal primo momento sapevamo che l’ordinanza di chiusura delle scuole emanata da Nino Spirlì era illegittima. Non siamo contenti di avere ragione, ma ce lo aspettavamo”. Inizia così la diretta Facebook serale del Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che commenta le ultime vicende relative alla scuola e alle vaccinazioni. “I problemi della scuola però non finiscono qui – continua il primo cittadino – perché domani dovrebbero iniziale le vaccinazioni per il personale, ma non sappiamo ancora con quali modalità. Apprendiamo inoltre che la Calabria, anche questa volta, è ultima nel confronto con le altre Regioni. Per farvi rendere conto di questo, la Toscana ha vaccinato il 68% del personale, la media nazionale è del 32,3% mentre la Calabria ha vaccinato soltanto lo 0,4% di insegnanti e dirigenti”.

Falcomatà poi chiede alla Regione di portare avanti cinque punti essenziali: “conoscere qual è il Piano vaccini della Calabria, capire qual è la preferenza per cui si decretano le categorie a rischio, illustrare quali sono i punti vaccinali pubblici e privati sul territorio, chiedere all’Asp di concretizzare la convinzione coi medici di base per poter vaccinare nel proprio ambulatorio o direttamente a casa delle persone, raggiungere un intesa coi farmacisti”. Il Sindaco spiega che non esiste un sistema di appuntamenti per evitare lunghe attese e assembramenti: “quando non c’è chiarezza succede che hanno la meglio i furbetti del vaccino, serve un programma di prenotazione come avviene in qualunque parte d’Italia”.

“L’11 marzo scadranno i commissari provinciali straordinari, sui quali diamo un giudizio totalmente negativo per l’assenza dialogo oltre che per il mancato raggiungimento degli obiettivo – ha poi concluso Falcomatà – . Il decreto Calabria prevede che i nuovi dirigenti vengano eletti dal commissario, il Prefetto Guido Longo. Auspichiamo che i direttori siano persone competenti e con la passione che serve per lavorare in Calabria in un settore delicato come la Sanità e siano persone che si pongano nel modo giusto nei confronti delle istituzioni. Sino ad oggi c’è stato un problema di organizzazione, le scene viste fuori da Palazzo Campanella sono inenarrabili. E non me la prendo coi dottori e gli infermieri che danno sempre il massimo. Fa male e vedere che ogni settimana andiamo in diretta tv per mostrare un’immagine tribale della nostra terra perché chi dirige è incapace. La Calabria è molto di più di quello che si vede in certe trasmissioni. Abbiamo un personale per affrontare la fase del vaccinazione nel migliore dei modi e questo può avvenire solo se c’è dialogo tra le istituzioni”.

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