Scilla: 116 anni fa moriva Gaetano Minasi, il sindaco che riuscì a sconfiggere l’epidemia colerica del 1867. Attuò il potere sempre con dignità, competenza e solerzia
Gaetano Minasi nacque a Scilla il 26 Aprile del 1814 da Giacomo e Francesca Colloridi. Ebbe le prime nozioni del sapere in famiglia e dimostrando vivo ingegno fu mandato a studiare nel Real collegio dei Gesuiti di Reggio Calabria, dove fu compagno di Raffaele Piria. Fu educato a combattere e difendere gli ideali patriottici. La sua attività politica iniziata fin da ragazzo venne premiata il 13 Luglio del 1843 quando con merito fu nominato per la prima volta, sindaco del Comune di Scilla con Reggio Decreto ed ebbe anche la funzione di Commissario di guerra e di sindaco Marittimo. In tale epoca dimostrò tutto il suo vivo interessamento alla frazione di Melia. Infatti fece ampliare e riparare i due ricoveri: uno in Contrada San Giovanni e l’altro in Contrada Boccata, che ebbero tanto giovamento a tutti i passanti della strada mulattiera Scilla-Melia. Nel 1845 fece costruire a spese del Comune di Scilla, la chiesa di Melia che in suo onore fu dedicata a San Gaetano e per il mantenimento del culto ottenne che fosse assegnata la rendita di quattro terre comunali: Fondaco, Morellara, Basilicò e Valle Cuzzofele. Nel 1854 concesse in enfiteusi tali terre, insieme con gli altri demani comunali ai cittadini scillesi ed il Comune in cambio assegnò alla chiesa di Melia per il culto, lire 255 annue. Con decreto del Febbraio 1848 fu nominato Capo Urbano, carica che tenne fino al 1857, quando fu sostituito da Don Giuseppe Gullì. Per il merito riconosciuto, acquisito sia come sindaco che come Capo Urbano, fu nominato Cavaliere dell’Ordine da Francesco I. Negli ultimi anni del Regno di Napoli e precisamente con Decreto dell’Intendente della Provincia, il 14 Dicembre del 1859 venne nominato Cassiere per la vendita dei grani del Real Governo, su proposta del Presidente di Commissione Don Giuseppe Minasi. Con successivo decreto dello stesso Intendente, nel Marzo del 1860 venne nominato delegato della commissione per la ripartizione delle acque pubbliche. Cessato il dominio dei Borboni nell’Italia Meridionale, il governo del Re Vittorio Emanuele II non tardò a riconosce i meriti di Gaetano Minasi, che fu nominato sindaco per il triennio 1864-66 e riconfermato per il successivo triennio 1870-72.
Enrico Pescatore