Spionaggio e rivelazione di segreto, ufficiale italiano agiva per conto della Russia: due fermi a Roma

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Un ufficiale della Marina Militare agiva come spia per la Russia: colto in flagrante e fermato insieme a un ufficiale delle Forze Armate russe

Spionaggio e rivelazione di segreto, un ufficiale italiano agiva per conto della Russia. Sembra la trama di un film, ma invece è quanto accaduto, chissà per quanto tempo, in Italia. Nella serata di ieri i carabinieri del Ros, guidati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno fermato un ufficiale della Marina Militare e un ufficiale delle Forze Armate russe di stanza nel nostro Paese con le accuse di spionaggio e rivelazione di segreto. I due sono stati colti in flagrante, durante un incontro clandestino deputato alla cessione di documentazione classificata, da parte dell’ufficiale italiano, in cambio di una somma di denaro. Il capitano della Marina è stato arrestato, mentre la posizione dello straniero è tuttora al vaglio in relazione al suo status diplomatico.

La Farnesina rende noto che il Segretario Generale del Ministero degli affari esteri, Elisabetta Belloni, ha convocato al Ministero questa mattina, su istruzioni del Ministro Luigi Di Maio, l’Ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov. L’ambasciata russa in Italia conferma la detenzione il 30 marzo a Roma di un dipendente dell’ufficio dell’addetto militare. “Le circostanze dell’incidente sono oggetto di indagine. Riteniamo inappropriato commentare quanto accaduto in questo momento. In ogni caso, ci auguriamo che quanto accaduto non incida sui rapporti bilaterali tra Russia e Italia“, si legge nel commento dell’ambasciata.

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