La vicenda relativa al completamento della strada a scorrimento veloce Bovalino-Bagnara arriva sul tavolo del Governo
La vicenda relativa al completamento della strada a scorrimento veloce Bovalino-Bagnara arriva sul tavolo del Governo. Nelle prossime settimane Giuseppe Nucera, presidente del movimento ‘La Calabria che vogliamo’, ne discuterà nel dettaglio con alcuni rappresentanti del Governo. “Abbiamo raggiunto un primo risultato importante e significativo. L’azione del movimento ‘La Calabria che vogliamo’ incentrata sul finanziamento di questa opera strategica con i fondi del Recovery Fund ha dato i primi frutti positivi. Confidiamo nella sensibilità dei nostri interlocutori istituzionali, auspicando ulteriori risvolti positivi dopo l’incontro che si terrà nelle prossime settimane”. La battaglia sulla realizzazione della strada Bovalino-Bagnara è una missione iniziata anni fa da Giuseppe Nucera. Già da Presidente di Confindustria Rc infatti aveva promosso diversi incontri tra i sindaci dell’area ionico-tirrenica e l’allora Assessore ai lavori pubblici Roberto Musmanno. Adesso è arrivato il primo step importante verso il finanziamento dell’opera, risultato possibile anche grazie alla sinergia con un network che comprende imprenditori, ex ministri, parlamentari, economisti, studiosi e giornalisti, creato per analizzare ed ideare strategie di sviluppo per il Mezzogiorno.
“Il completamento della Bovalino-Bagnara permetterebbe ad un vasto territorio che comprende oltre il 10% della popolazione calabrese di uscire finalmente dall’isolamento, costato negli ultimi anni l’esodo di migliaia di giovani e un livello di Pil tra i più bassi d’Europa. Questa infrastruttura riveste un’importanza fondamentale, permetterebbe di collegare l’area di Palizzi-Locri con la piana di Gioia Tauro, dunque con la zona industriale e il Porto. Si tratta di un’infrastruttura che ha già un progetto esecutivo e parte dei lavori realizzati e che sarebbe possibile completare entro il 2026, ha quindi tutti i requisiti e le caratteristiche per essere inserita all’interno dei progetti da realizzare con le risorse del Recovery Fund. Solo con la realizzazione di progetti come questo -conclude Nucera- sarà possibile far rinascere i circa 40 comuni di quell’area e bloccare la desertificazione che ha distrutto lo stato socio-economico di quei territori”.