Coronavirus, Cristiana Capotondi non fa allarmismo sulla pandemia: “i numeri hanno il vantaggio di non dover essere interpretati”

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L’attrice Cristiana Capotondi, attuale vicepresidente della Lega Pro, ha rifiutato il ruolo di testimonial per i vaccini: “tocca a politici e scienziati”

Il cinema e lo sport sono i suoi due mondi preferiti, solamente quelli ritiene di poter giudicare e diffondere opinioni, ma sul resto non vuol esprimere il proprio pensiero. Come dare torto a Cristiana Capotondi che, nell’intervista alla vicedirettrice Sara Faillaci del settimanale «F» di Cairo Editore, ha rivelato apertamente: “ho rifiutato di fare campagna vaccini contro il Covid non certo perché non sia favorevole, ma perché penso che questo tipo di attività spetti ai membri del comitato scientifico e alle autorità politiche, non ad un’attrice”“Non ho una visione negazionista della pandemia – giura la nota attrice – . I numeri hanno un gran vantaggio: non vanno interpretati. Però resto convinta che la nostra immagine di attori non debba spostare l’ago della bilancia: sono temi cruciali per la vita dei cittadini, le direttive chiare ritengo debbano arrivare dalle figure più competenti”.

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