Zero morti per Covid a Londra nelle ultime 24 ore, non accadeva da 6 mesi: il trionfo del vaccino, ora si riapre

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Zero morti per Covid a Londra nelle ultime 24, non accadeva da 6 mesi: si intravedono i primi effetti del vaccino e il lockdown si allenta

Sembra passata un’eternità da quando il Coronavirus è entrato con mortale prepotenza nelle vite di tutti i Paesi del mondo. Eppure oggi a Londra c’è nuovamente un motivo importante per sorridere. Nelle ultime 24 ore, secondo i dati della sanità pubblica inglese riportati dalla BBC, non c’è stato alcun decesso causato dal Covid. Non accadeva da 6 mesi. Un anno fa, ad aprile 2020, i numeri erano drammatici: 230 morti al giorno nella sola capitale inglese che ancora oggi rappresenta il 12% dei morti per Coronavirus del Regno Unito.

Un dato accolto con grande positività, nell’accezione del termine pre-lockdown. I dati confortanti non sono una casualità. La campagna vaccinale operata nel Regno Unito è straordinaria: 33 milioni di residenti hanno ricevuto almeno una dose del vaccino, il 10% di essi anche la seconda e gli effetti dell’immunizzazione sono già evidenti. Inoltre il lockdown di 2 mesi e mezzo ha contribuito a ridurre i contagi che ad oggi sono 1000 al giorno su 1 milione di test effettuati. Senza alcun dubbio inoltre, l’aumento dell’uso delle mascherine (seppur non obbligatorie all’aperto!) e degli accorgimenti sanitari di base ha ridotto la trasmissione della malattia.

Il comportamento virtuoso degli inglesi verrà premiato. Da oggi si potranno incontrare altre cinque persone all’esterno e non più soltanto una e si potranno praticare gli sport di squadra all’aperto. Dal 12 aprile, se tutto procederà secondo i piani, riapriranno negozi di beni non essenziali, pub e ristoranti seppur solo con il servizio all’aperto. A maggio tornerà il pubblico negli stadi per l’ultima giornata di Premier League. Il 21 giugno è invece la data, secondo la tabella stilata da Boris Johnson, in cui si potrà tornare totalmente alla normalità: il giorno dell’indipendenza dal Covid.

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