Italia pronta a tornare ad una graduale normalità dal 26 aprile: ecco come funziona il pass che consente gli spostamenti fra le Regioni
Il 25 aprile è la data in cui si festeggia la ‘Liberazione’, il 26 aprile sarà quella in cui si festeggerà l’inizio delle riaperture. Secondo quanto annunciato ieri dal presidente del Consiglio Mario Draghi, a partire dalla fine del mese l’Italia si avvierà verso un graduale ritorno alla normalità. Sarà possibile tornare a sedersi nei locali all’aperto anche di sera; frequentare musei, cinema e teatri; tornare a praticare sport a livello amatoriale; e soprattutto saranno consentiti gli spostamenti che non prevedano per forza una condizione di necessità. L’apertura dei locali, delle strutture che veicolano divertimento e cultura, oltre che la possibilità di muoversi liberamente favoriranno enormemente il turismo in vista della stagione estiva. Il governo ha previsto un pass, i cui dettagli verranno resi noti con maggior precisione nelle prossime ore, che consentirà a chiunque sia vaccinato, guarito dal Coronavirus o sia in possesso di tampone negativo di potersi muovere in tutta Italia. Vediamo come funziona.
Pass Regioni, ok agli spostamenti: via libera ai guariti
Pass Regioni: vaccinati con o senza seconda dose?
Rischiano dunque di beneficiarne i ‘furbetti del vaccino‘, tutte le persone più giovani che, non avendone diritto, sono riusciti a scavalcare la fila anticipando il proprio turno in barba alle priorità del governo. Molte persone under 70 hanno comunque ricevuto il vaccino in quanto membri del personale sanitario, forze dell’ordine o personale scolastico.
Pass Regioni: per tutti gli altri ‘c’è il tampone’
Se non si è guariti o vaccinati servirà il tampone. Per effettuare uno spostamento da una regione all’altra basterà presentare un tampone che attesti la negatività al Coronavirus. Il Cts dovrà specificare anche qui i dettagli, come ad esempio se basterà un tampone rapido ed entro quanto dovrà essere stato effettuato per essere considerato valido ai fini dello spostamento. Va sottolineato come un tampone negativo non assicuri la certezza di non poter sviluppare il Covid nei giorni successivi. Questo è un rischio che il governo intende correre poichè minimo, visto l’aumentare dei soggetti vaccinati e la diminuzione dei casi attestato dalla curva epidemiologica, ma che soprattutto non basta a giustificare la negazione del diritto di spostarsi liberamente a quelle persone ancora non hanno potuto ricevere il vaccino a causa del ritardo nelle tempistiche della somministrazione.
Pass Regioni: la situazione in zona gialla-bianca e il focus su Calabria e Sicilia
Va sottolineato come questo pass, entro poco tempo, potrebbe rivelarsi inutile. Per muoversi tra zone gialle o bianche non servirà alcuna attestazione. Lunedì 26 aprile, giorno della riapertura, almeno 15 Regioni d’Italia potrebbero già essere in zona gialla. Secondo i parametri attuali: Lombardia, Lazio, Campania, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Liguria, Marche, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Umbria, Basilicata e Molise.