Coprifuoco, Gelmini chiarisce: “chi va a cenare fuori può restare fino alle 22, poi torna a casa”

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Cena fuori fino le 22:00, poi scatta il coprifuoco. La ministra Gelmini svela: l’obiettivo, in linea con la diminuzione dei contagi, è quello di abolirlo

Continuano le polemiche sul coprifuoco confermato alle ore 22:00. Mentre l’Italia si appresta, da lunedì, ad entrare in un regime di misure anti-Covid meno stringente, la misura che impone un ritorno nelle proprie case subito dopo cena appare fortemente in contrasto con il concetto di ‘maggiore libertà’. Soprattutto perchè anche nelle settimane in cui il lockdown era più stringente l’orario stabilito per vietare gli spostamenti era sempre rimasto fisso alle 10 di sera.

Intervistata da ‘Il Messaggero’, la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini ha dichiarato: “c’è stata qualche polemica sul coprifuoco e sulla difficoltà per i ristoratori ad erogare i propri servizi la sera. Ma voglio chiarire un punto: chi va a cena fuori può stare tranquillamente seduto al tavolo fino alle 22 e poi, una volta uscito dal locale, far ritorno a casa senza alcun rischio di ricevere sanzioni“. Dunque nessuna sanzione se, chi è stato fino alle 22:00 al ristorante, ritarda un po’ nel ritorno verso la propria abitazione.

Si poteva fare di più, ma qualcuno voleva fare molto di meno. Le riaperture sono una vittoria per gli italiani. Quasi tutta Italia è in zona gialla, i nostri ragazzi tornano a scuola, ripartono tante attività economiche”, ha spiegato la ministra in merito all’ultimo decreto, sottolineando poi come “i dati dei contagi stanno migliorando costantemente e la campagna vaccinale è entrata nel vivo: ormai siamo quasi a 400mila inoculazioni al giorno. Se continua il trend positivo a metà maggio si cambia il coprifuoco e il nostro obiettivo è quello di abolirlo. Si riaprono nuove attività. Dal 1 giugno vogliamo i ristoranti al chiuso aperti anche a cena, vogliamo che riparta il settore del wedding e va risolto l’incidente sui centri commerciali che devono poter aprire anche durante i week end”.

Rispondendo alle richieste di Salvini per una più celere riapertura del Paese, la Gelmini ha infine concluso: “tutti vogliamo riaprire il prima possibile. Con lo scorso governo l’eccessivo rigorismo ha creato situazione complicate per il Paese. Adesso stiamo lentamente riportando l’Italia alla normalità. Ma tutto deve essere graduale, il virus è ancora tra di noi e non possiamo correre il rischio di sciupare il buon lavoro fatto sinora”.

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