Coronavirus, Sileri annuncia: “maggio mese delle riaperture, a giugno seguiremo modello inglese”

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Pierpaolo Sileri guarda con fiducia agli ultimi dati sul Coronavirus in Italia: riaperture da maggio fino a uniformarci al modello inglese a giugno

Abbiamo i dati in miglioramento, l’R0 è sceso a 0,92 la scorsa settimana e verosimilmente anche questa settimana continuerà a scendere ma per le riaperture bisogna procedere con giudizio, altrimenti rischiamo di aprire in anticipo e poi dovere richiudere“. Parole che esprimono ottimismo quelle rilasciate da Pierpaolo Sileri durante la trasmissione ‘Agorà’ in onda su Rai 3. Il sottosegretario alla Salute, commentando i dati recenti sulla situazione Coronavirus in Italia, ha delineato la situazione delle possibili riaperture nelle prossime setitmane: “immagino che consolidando i dati, scendendo largamente sotto un’incidenza di 180 casi ogni 100mila abitanti, a quel punto dal 1 di maggio si potrà tornare a una colorazione più tenue delle Regioni. Riaprire i ristoranti potrebbe essere fattibile però non dal primo maggio secondo me, ma progressivamente di settimana in settimana nel mese di maggio, fino ad arrivare ai primi di giugno con una riapertura modello inglese“.

Sileri, sottolineando l’importanza di vaccinare le categorie più fragili della popolazione, ha successivamente spiegato che la riapertura: “è guidata dalle vaccinazioni. Le vaccinazioni procedono, e quando hai vaccinato il 75% degli over 80, il 75% tra i 70-79enni, e hai protetto tutti i fragili, trovare un anziano in terapia intensiva dovrebbe essere un evento sporadico. Ecco perché la campagna vaccinale doveva iniziare dagli anziani e deve continuare con gli anziani, senza nessuna deroga. Non so se il governo impugnerà o no la decisione di De Luca. Spero che non ve ne sarà bisogno. È nell’interesse della regione stessa partire dagli anziani. C’è un piano nazionale che è stato condiviso dalla conferenza Stato-Regioni ed è un piano nazionale su base medica – ha concluso Sileri – Se non viene applicato si rischia tra un mese di trovarsi le terapie intensive piene e non poter riaprire. Questo è il vero problema. Se proteggi gli anziani riapri“.

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