Fiammetta Borsellino chiede al governo la riapertura delle scuole: la dispersione scolastica ha abbandonato tanti giovani fra i tentacoli della mafia
Le fasce di popolazione più giovani hanno pagato a caro prezzo le difficoltà causate dalla pandemia di Coronavirus. Non solo un restringimento delle libertà personali e lo stop alle attività sportive, ma a pesare sui ragazzi è soprattutto la chiusura della scuole. La didattica a distanza ha messo a nudo le difficoltà tecnologiche e organizzative dell’Italia, aumentando le difficoltà relative all’apprendimento e favorendo la dispersione scolastica. Secondo un rapporto di Save the children stilato in collaborazione con l’istituto di sondaggi Ipsos, “il 28% degli adolescenti dichiara che dall’inizio della pandemia almeno un compagno di classe ha smesso di frequentare la scuola”. Lontani dalla scuola, dalla cultura e dai suoi valori, molti ragazzi finiscono preda dei tentacoli della mafia. Lo sottolinea Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo Borsellino assassinato nella strage di via D’Amelio nel 1992. La donna è scesa in piazza per rivolgere un appello al governo Draghi affinchè possa riaprire le scuole al più presto spiegando che con la didattica a distanza e le scuole chiuse “il governo sta facendo un favore alla mafia“.