Le Ricette di StrettoWeb – Polenta con salsiccia e cime di rapa

/
StrettoWeb

Le ricette di StrettoWeb: ricetta e tradizione della polenta con salsiccia e cime di rapa

La polenta con salsiccia e cime di rapa è un piatto unico ricco e sostanzioso capace di racchiudere i sapori eccezionali della cucina contadina. Un’altra ricetta tipica della tradizione reggina è la polenta con broccoli e curcuci, i pezzettini di carne e grasso di maiale che arricchiscono anche le uova fritte e le minestre di legumi. 

Difficoltà: facile

Preparazione: 15 minuti

Cottura: 20 minuti

Porzioni: 4 persone

Costo: basso

INGREDIENTI

500 gr. di polenta istantanea

4-6 nodi di salsiccia

800 gr. di cime di rapa

50 ml di vino bianco

1 spicchio d’aglio

1 peperoncino fresco

Sale e olio extravergine di oliva

Preparazione

Iniziate con la pulizia delle cime di rapa: dopo averle sciacquate privatele del gambo e fatele sbollentare per 5 minuti. In un’ampia padella scaldate l’olio e fate rosolare l’aglio ed il peperoncino, aggiungete la salsiccia sbriciolata e fatela cuocere per qualche minuto prima di sfumarla col vino bianco. Adesso unite le cime di rapa, mescolate delicatamente e proseguite la cottura per 5 minuti. Versate nell’acqua bollente salata la polenta istantanea e mescolate per 2 minuti. Appena la polenta è pronta versatela nei piatti e guarnitela col condimento.

Conservazione

La polenta con cime di rapa e salsiccia si conserva in frigo per 2 giorni.

Curiosità e benefici di questo piatto

Ortaggi autunnali con alto contenuto di polifenoli antiossidanti, minerali, vitamine ma anche omega 3 e acido folico, le cime di rapa appartenevano alla cucina povera ed oggi sono l’ingrediente prelibato di molti piatti grazie al loro gusto particolare e leggermente piccante. Non sono soltanto buone, infatti, sono alleate dell’organismo grazie alla loro funzione depurativa e detossificante. Ideale è accostarle alla salsiccia calabrese ma sono squisite anche con la pasta e le acciughe o la pancetta e gustosissime da sole ripassate in padella col peperoncino. La polenta che le accompagna, dal latino puls, un “mix di cereali e farro” utilizzato al tempo dei Romani, è estremamente saziante ed economica e per questo è stata allungo il cibo dei poveri causando, purtroppo, la pellagra, una malattia devastante dovuta alla carenza di vitamine del gruppo B. Il suo accostamento alle cime di rapa ed alla salsiccia è sicuramente uno fra i più riusciti.

Il consiglio della zia

Broccoli, cicoria, cavolo nero, scarola, bieta, verza e cavolo cappuccio sono le tante verdure che nella cucina calabrese si sposano al maiale come nella tipica minestra maritata.

Condividi