Come trascorre la Pasquetta il cittadino messinese? Andiamo a scoprire usanze, tradizioni e luoghi frequentati in uno dei giorni più gioiosi e allegri dell’anno
Natura, buona tavola, tanta compagnia. Ci riferiamo alla Pasquetta, o Lunedì dell’Angelo, giornata di norma gioiosa e vissuta in tutta Italia con tanta attesa. Più nello specifico, però, come la trascorre il cittadino messinese?
Non sono tante le differenze rispetto alla tradizione tipicamente nazionale, ma nella città dello Stretto – come in tutte quelle di mare – è più vasta la possibilità di scelta tra i luoghi da frequentare. Ovviamente, a farla da padrone è sempre il clima, condizionato anche dal giorno in cui coincide questa festività. Alcune annate, con la Settimana Santa che anticipa la Primavera, un clima ancora freddo rischia di rovinare la voglia di stare all’aria aperta. Al contrario, se questa cade in aprile, con l’anteprima della bella stagione, il sole e i “primi caldi”, è tipico riversarsi in mezzo alla natura più bella e semplice che può regalare il territorio, dalla città alla provincia, dal mare alla montagna.
Esistono diverse mete nel territorio siciliano che aggradano i gruppi di messinesi pronti per la scampagnata. Sì, gruppi, avete capito bene. Perché qui al Sud, come in ogni festività che si rispetti, si è sempre pronti ad organizzare carovane di amici e parenti che iniziano la propria Pasquetta la mattina presto. Se i luoghi in cui trascorrere la giornata non sono proprio vicini, e per evitare le lunghe code in autostrada, è infatti abituale partire non troppo tardi e, rigorosamente, tutti insieme. Ci si dà appuntamento, magari si fa la sosta colazione, e poi via tra le mete più varie, siano esse località di mare, siano esse prati verdi, montagne e colline in cui “scatenarsi” e organizzare grigliate e pic-nic. “Il pallone lo porto io”, esclama il bambino felice di scorrazzare in spiagge o prati verdi insieme ad amici e cugini. “Portate almeno tre mazzi di carte”, le parole invece del nonno e capo famiglia che è già pronto ad organizzare tornei di Briscola e Tressette. E non può mancare, ovviamente, il cuoco di turno, l’esperto in cucina che si diletta ad accendere il fuoco e ad arrostire la carne. A meno che non “vinca” sempre il metodo più semplice: il pranzo a sacco (se si mangia magari in spiaggia). E’ quindi la buona tavola a farla da padrona, senza dimenticare – per i più temerari – il primo bagno dell’anno, temperatura dell’acqua (e non solo) permettendo.
Tra i luoghi più frequentati a Messina, alcuni sono oggetto di una vera e propria “migrazione” nel giorno di Lunedì dell’Angelo: Torre Faro, “l’emblema” della Pasquetta in spiaggia per gli amanti del mare, e i Colli San Rizzo, località di montagna in cui riscoprire invece i bei valori della natura di inizio primavera. Ovviamente, le seconde case sono un elemento da tenere in considerazione, per tutti coloro che possiedono una seconda abitazione in una di queste località e decidono di invitare intere comitive per trascorrere una bellissima giornata.