Reggio Calabria: ok dal consiglio comunale alla variante generale sul Piano di Spiaggia

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Reggio Calabria: il Consiglio comunale, riunitosi questo pomeriggio, ha approvato la variante generale al Piano di Spiaggia presentata all’aula dall’assessora alla Pianificazione, Mariangela Cama, i cui contenuti saranno successivamente illustrati nel corso di una conferenza stampa

Il Consiglio comunale di Reggio Calabria, riunitosi questo pomeriggio, ha approvato la variante generale al Piano di Spiaggia presentata all’aula dall’assessora alla Pianificazione, Mariangela Cama, i cui contenuti saranno successivamente illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà, lunedì 19 aprile alle ore 9:30, nella sala dei lampadari di Palazzo San Giorgio. Il sindaco Giuseppe Falcomatà, nelle fasi del dibattito consiliare, ha sottolineato “l’importanza di un documento che, compiutamente, favorisce e sancisce la riappropriazione del rapporto fra la Città ed il suo mare. E’ uno strumento rivoluzionario – ha detto il primo cittadino – che raggiunge due obiettivi: riordinare, dopo anni, la materia delle concessioni marittime e creare delle opportunità. Con l’atto approvato, non si adempie solo ad un obbligo di natura amministrativa o ad un impegno politico, si ragiona rispetto al numero delle concessioni e alle attività da realizzare. Fra le cose più interessanti, infatti, c’è quella di aver fotografato la diversità della costa. Adesso, si ha la piena contezza che la città, al suo interno, ha dei micropaesaggi ognuno con caratteristiche diverse: da Catona a Bocale, da Gallico a Pellaro, dall’idea di passare dal borgo marinaro della zona nord alle spiagge del sud fino all’idea, nell’area centrale, del litorale come l’estensione di uno spazio, di una piazza, di un parco». L’analisi del sindaco ha, poi, riguardato la circostanza che «questa piano sia stato approvato dopo che Covid ha cambiato il nostro stile di vita ed il modo di vivere le città. Abbiamo bisogno di recuperare spazi – ha spiegato – aree per fare sport, attività culturali, luoghi di socialità e aggregazione. Oltre al patrimonio storico, artistico, culturale, botanico, paesaggistico, ora vendiamo anche la qualità della nostra aria. Il diritto alla salute entra in un programma di pianificazione consegnandogli un’anima. Ecco perché definirlo Piano di spiaggia è forse un po’ riduttivo. E’, piuttosto, un Masterplan del mare che attraversa il Lungomare di Gallico, il recupero e riqualificazione completa del porto e del rione Candeloro, il Museo del Mare di Zaha Hadid, il ponte che collegherà il Calopinace al Parco lineare sud, il lungomare di Bocale e la spiaggia di Punta Pellaro per il windsurf. Le Prossime sfide devono, quindi, devono vederci tutti protagonisti: le proposte inserite e che approveremo col Piano di spiaggia, contengono idee che potremo inserire all’interno delle prossime proposte sui fondi comunitari o sul Recovery fund. Non bisogna avere paura delle novità. Quello che non può mai mancare è la visione perché le risorse si troveranno. In questo momento, invece, serve uno sforzo di maturità politica. Siamo di fronte ad una sfida storica e non possiamo né dobbiamo perderla”.

L’assessora Mariangela Cama si è detta “onorata d’avere potuto approvare uno strumento all’avanguardia, ambizioso e di qualità”. Per questo ha ringraziato quanti hanno lavorato alla sua elaborazione: “il settore, i progettisti, l’amministrazione comunale al completo ed il sindaco Giuseppe Falcomatà, fra i più convinti sostenitori della necessità di dotare il territorio di un piano dinamico che tiene in considerazione ogni fattore possibile di crescita”. Ha chiesto, quindi, che nelle fasi successive “possa intervenire il contributo di tutti i consiglieri comunali per limare uno strumento che è della Città tutta”. Secondo la delegata alla Pianificazione urbanistica, il punto di forza del piano “sta nel suo grande profilo conoscitivo. Con il settore ed i tecnici impegnati nella stesura di questo documento di programmazione fondamentale – ha aggiunto – abbiamo percorso in lungo ed in largo i 32 chilometri di costa ascoltando e raccogliendo anche le esigenze di chi il mare lo vive 365 giorni l’anno. Con il supporto prezioso di tecnici del mondo delle professioni ed esperti dell’università, abbiamo effettuato e studiato analisi specifiche per dare seguito alle indicazioni dell’amministrazione per premiare, per esempio, il valore della diportistica. Si sono individuate le criticità legate ai mancati accessi al litorale, al forte abusivismo, ai fenomeni di dissesto idrogeologico ed abbiamo approfondito la presenza di importanti aree d’interesse comunitario sia costiero sia relativo ai fondali marini. Nulla è stato lasciato al caso e nessuno è stato escluso dalla raccolta d’informazioni utili a costruire il miglior progetto possibile. E’ il caso dei pescatori, fra i tanti coinvolti, dai quali torneremo per spiegare cosa cambia con le modifiche al Piano di Spiaggia del 2009. In questo lasso tempo, infatti, sono intervenute novità normative e trasformazioni del territorio che hanno imposto un aggiornamento che, di fatto, diventa un vero e proprio nuovo Piano capace di raccoglie le esigenze delle persone e dei luoghi. Da Catona fino a Bocale, passando dal centro con il Waterfront e l’incantevole paesaggio del Parco lineare sud, Reggio può finalmente riconoscersi in “Città sul mare”. E se gli aspetti tecnici sono stati illustrati dall’architetto Paolo Malara, fra i professionisti che hanno prodotto lo studio approdato in aula, il presidente della Commissione Urbanistica, Giuseppe Sera, ha ricordato il lungo percorso di partecipazione e condivisione che ha contraddistinto la stesura del Piano di Spiaggia che, insieme al Piano Strutturale comunale approvato nella scorsa legislatura, storicizza come “l’amministrazione Falcomatà abbia l’indiscusso merito d’aver dotato la città di due strumenti straordinari”. Si è quindi sviluppato il dibattito, arricchito dagli interventi di numerosi consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, per poi procedere alla votazione che ha sancito l’approvazione del punto all’ordine del giorno. Adesso, nei prossimi venti giorni, si potranno presentare ulteriori osservazioni che diverranno parte integrante del documento definitivo che sarà inviato alla Conferenza dei servizi ed a tutti gli Enti superiori di valutazione.

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