Calabria, firmata l’intesa per l’ingegnerizzazione. L’assessore De Caprio: “Progetto riparte dopo tre anni di stallo”
Questa mattina, nella Cittadella regionale “Jole Santelli”, i sindaci dei 24 Comuni della provincia di Cosenza serviti dall’acquedotto Abatemarco, alla presenza dell’assessore all’Ambiente, Sergio De Caprio, hanno firmato l’Accordo di programma che permetterà a breve di avviare la gara d’appalto e i successivi lavori sulle reti idriche comunali. Presenti anche il dirigente generale del dipartimento Tutela dell’ambiente, Gianfranco Comito, e il dirigente del settore Ciclo integrato delle acque, responsabile unico del procedimento, Pietro Cerchiara. “Dopo tre anni di stallo – commenta De Caprio –, finalmente riparte il progetto di ingegnerizzazione delle reti. L’avvio dell’Accordo di programma – spiega De Caprio – completa il quadro delle azioni intraprese dall’assessorato sulle reti idriche comunali. Il mese scorso, infatti, sono stati siglati cinque accordi, su base provinciale, con i Comuni più grandi, per circa 58 milioni di euro che, sommati ai 12 del progetto Abatemarco, portano a 70 milioni gli investimenti complessivi destinati da questa Giunta regionale al settore delle reti idriche”. Il progetto, da attuare mediante un appalto misto di servizi e lavori e redatto dai tecnici del settore Risorse idriche del dipartimento regionale Ambiente, prevede una fase iniziale di studio dei circa 1.200 km di reti idriche cittadine. Il piano, inoltre, predispone il rilievo e la mappatura della rete; la restituzione dati; la ricerca perdite; il rilievo contatori di utenza; l’analisi delle utenze; la campagna di monitoraggio portate, pressioni e livelli serbatoi e misura del grado di perdita; la costruzione di un modello matematico per la simulazione del funzionamento della rete; l’individuazione degli interventi da realizzare; distrettualizzazione della rete. Sarà effettuata anche una serie di lavori per la realizzazione di nuovi tratti, per riparazioni di perdite, sostituzione di valvole e contatori. Complessivamente, il progetto permetterà il risanamento del sistema idrico, con il recupero di notevoli volumi d’acqua, un migliore utilizzo della rete e la realizzazione di un database per la gestione dei prossimi anni.