Pasqua e le sue tradizioni: il Venerdì Santo per le principali vie di Messina si celebra la processione delle Barette. Le origini dell’usanza religiosa risalgono al 1610, si chiama così perché è composta da undici gruppi statuari raffiguranti episodi della Passione di Cristo: la storia e gli aneddoti
La processione delle Barette è una tradizione storica per la città di Messina. Considerata espressione di fede e solenne rappresentazione della cultura, affonda le proprie origini al XV° secolo, periodo del dominio spagnolo nella città siciliana dello Stretto, e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale del luogo. Il termine “Barette” trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altri piccoli feretri. Fu successivamente, nell’anno 1610, che la Confraternita dei Bianchi, su proposta del governatore pro-tempore D. Andrea Furnari e dei consiglieri D. Pietro Staiti e D. Mario Corvaja, deliberò di promuovere e realizzare una processione di statue rievocative della Passione di Nostro Signore Gesù. Essa in quel tempo si svolgeva nella notte del Giovedì Santo, alle “due ore di notte” (le 21 attuali), e venivano portate in processione una statua dell’Addolorata, una grande croce seguita da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terribile terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando venne ripresa con notevoli sacrifici.
Intanto con gli anni la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all’organizzazione della Processione. A tale evenienza risposero prontamente i Battitori. Costoro, eredi degli antichi custodi, avevano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli durante la sacra manifestazione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall’incuria e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell’organizzazione della Processione la Confraternita SS. Crocifisso. Di consueto la Via Crucis in epoca recente segue il percorso lungo le vie XXIV Maggio, E. Martinez, corso Cavour, piazza Antonello, Tommaso Cannizzaro, Garibaldi, I Settembre e piazza Duomo, dove sarà effettuata la sosta per un breve momento di preghiera con l’Arcivescovo, per poi proseguire lungo le vie Oratorio, S. Francesco (a ‘nchianata di Varetti), XXIV Maggio, e rientrare in chiesa, per concludere con la consueta distribuzione dei pani di cena ai portatori.