Damiano Caruso rosicchia 3 secondi ad un Bernal sofferente in salita: il ciclista siciliano analizza le difficoltà della 17ª tappa del Giro d’Italia
La 17ª tappa del Giro d’Italia ha dato un segnale importante: anche Egan Bernal è umano. Il ciclista colombiano ha sofferto sulla salita di Sega di Ala lasciando andare Simon Yates che ha accorciato in classifica generale, nonostante il distacco fra i due sia ancora importante. Il britannico è terzo, alle spalle dell’ottimo Damiano Caruso che, pur soffrendo le forti pendenze odierne, ha mantenuto il secondo posto rosicchiando anche 3 secondi sulla maglia rosa. Chissà che nelle tappe in arrivo Bernal possa soffrire ancora, magari anche a causa del mal di schiena che lo tormenta, lasciando a Damiano Caruso la possibilità di un sorpasso che fin qui sembrava impossibile da realizzare.
Al termine della tappa odierna Caruso ha dichiarato: “quella di oggi è stata una delle tappe più dure di tutto il Giro d’Italia. Soprattutto l’ultima salita è stata molto dura. Come mi aspettavo Yates ha attaccato e ha fatto la differenza sull’ultima salita, ma io mi sono sentito bene e mi sono concentrato sul mio tempo in classifica il distacco finale non è stato così grande. In ogni caso non avrei potuto seguirlo, quindi non avevo altre opzioni se non mantenere il mio tempo. Quando ho visto la maglia rosa soffrire come me il mio morale è aumentato, ho pensato: ‘è un momento duro per tutti allora’“.