Giro d’Italia 2021, stravolta la 16ª tappa a causa delle proteste dei ciclisti: niente Fedaia e Pordoi!

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Stravolta la 16ª tappa del Giro d’Italia 2021: i ciclisti protestano, l’organizzazione costretta ad eliminare Fedaia e Pordoi, restano Crosetta e Giau

A pochi minuti dall’inizio ufficiale, la 16ª tappa del Giro d’Italia 2021 è stata letteralmente stravolta. I ciclisti hanno protestato a causa del tratto ghiacciato presente sul Fedaia che rendeva, a loro dire, pericoloso il transito. Al termine di una riunione fra RCS, UCI e CPA la tappa è stata ridotta da 212 a 155 km. Sono stati eliminati il Fedaia e il Pordoi, Cima Coppi della 14ª edizione. Confermata la salita del Crosetta, GPM di prima categoria lungo 11.6 km con pendenza al 7.1%. Il Passo Giau (2233 metri di altitudine) diventa il nuovo punto più alto del Giro, nonchè la principale asperità della tappa odierna: è lungo 9.9 km con pendenza al 9.3%. Non è ancora chiaro se verrà neutralizzata anche la discesa successiva al Giau. Sarebbe stata la tappa regina della 104ª edizione.

Cristian Salvato, rappresentante dei corridori: “La tappa vogliamo farla, onorare la corsa. Le condizioni non sono buone, ieri si sperava in un miglioramento del tempo e fino all’ultimo ci abbiamo provato. Non volevamo arrivare ad una situazione come la Milano-Sanremo di qualche anno fa. È la decisione migliore. Sarà sicuramente una tappa dura. Al momento l’ultima discesa rimane confermata, l’impegno è quello di arrivare a Cortina al massimo”.

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