Morte Giuseppe Viola, Imbalzano: “perdita incolmabile per la nostra comunità, dall’Amministrazione Comunale mi aspetto…”

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La lettera Candeloro Imbalzano, già Assessore allo Sport al Comune di Reggio Calabria, per la scomparsa del giudice Viola

La notizia della morte del giudice Giuseppe Viola, padre naturale del ‘Mito Viola‘. Di seguito la lettera di Candeloro Imbalzano, già Assessore allo Sport al Comune di Reggio Calabria:

“Raramente capita di poter serenamente e con grande convinzione dichiarare che la triste perdita di una persona di valore,  che in vita ha dato tanto ad una comunità, rappresenta una perdita incolmabile. Nel caso del Presidente Giuseppe Viola, possiamo essere certi di una generalizzata condivisione!

Ho avuto il gradito privilegio, soprattutto da Assessore allo Sport, di poter interloquire con Lui in alcune occasioni. Una fase, a cavallo degli anni ’90, straordinariamente positiva  per lo sport reggino. Una fase in cui accanto al calcio, tante altre discipline sportive (pallavolo, softball, ecc.) ma soprattutto il basket, riempivano le cronache sportive quotidiane ed intere pagine dei giornali, anche nazionali.

Ne ho tratto sempre  una impressione altissima, di una persona di intelligenza superiore, di un rarissimo equilibrio e di una   straordinaria umanità, che mi è sempre piaciuto attribuire anche  alla sua appartenenza  ad una famiglia di comuni sentimenti socialisti.

E qualche  volta, per il mio ruolo istituzionale, era inevitabile qualche battuta sul tormentato costruendo  Palazzetto dello Sport di Pentimele, che sognava quale giusta cornice per gli straordinari successi di quegli anni della ”Sua” squadra, ma che sarebbe diventato successivamente una delle poche perle, non solo per eventi sportivi, invidiate alla  città e che oggi avrebbe meritato tranquillamente  chiamarsi il “PALAVIOLA”.

 Anche per questo, mi auguro che l’Amministrazione comunale, più che doverosamente, possa  perpetuare al più presto la sua memoria, dedicando al Giudice Viola  una opera pubblica adeguata, coerente con i suoi non comuni meriti ed al prestigio che dal suo operare di grande dirigente sportivo anche  nazionale è potuto scaturire per la città di Reggio”.

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