Primo maggio nelle comunità di Roghudi e Marina di S.Lorenzo

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La parrocchia di Roghudi e Marina di S.Lorenzo hanno vissuto un primo maggio particolare

La parrocchia di Roghudi e Marina di S.Lorenzo hanno vissuto un primo maggio particolare .Sono state presentate all’altare e affidate al Signore,per intercessione di S.Giuseppe, le diverse attività del nostro territorio: l’arte di produrre il pane quotidiano. Il lavoro del contadino e i frutti della terra. Il falegname ci ricorda S.Giuseppe, il carpentiere di Nazaret e Gesù, che dal padre che ha imparato a lavorare. L’insegnante a servizio della cultura e delle nuove generazioni. Il pastore con il bastone che guida le pecore, e i formaggi frutto del suo lavoro che ci ricorda il Buon Pastore. L’infermiere che si prende cura delle persone in questo tempo di pandemia fatto di fragilità e difficile e anche figura del dottore da considerare un eroe. Il parroco don Giovanni Zampaglione durante l’omelia nello spezzare la parola di Dio ha inviato “tutti gli astanti a rimanere uniti a Gesù che è la vera vite .Se siamo uniti a lui ha sottolineato don Giovanni Zampaglione la nostra vita è feconda e porta frutti. Chiediamo la grazia di restare sempre uniti a Cristo. Inoltre è stata presentata una famiglia(a nome di tante famiglie) che vivono il dramma della disoccupazione. Si è presentata a “mani vuote”…in gesto di supplica.   Ha affidato tutti i lavoratori (precari e disoccupati) a S.Giuseppe modello e patrono dei lavoratori e ha pregato affinché ogni famiglia possa trovare un lavoro retribuito al più presto. Faccio mie le parole -ha detto don Giovanni Zampaglione – le parole di papa Francesco e imploriamo S.Giuseppe lavoratore perché possiamo trovare strade che ci impegnino a dire: nessun giovane , nessuna persona, nessuna famiglia senza lavoro”.
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