La Salernitana è a un passo dalla storica promozione in serie A, e la Reggina con il preziosissimo pareggio di oggi al Granillo si è avvicinata ulteriormente ai playoff. I tifosi possono sognare
Unite dall’autostrada più chiacchierata della storia d’Italia, Salerno e Reggio Calabria condividono anche uno dei più calorosi e affiatati gemellaggi del calcio italiano. E sono ore di fibrillazione per i tifosi granata e amaranto: con la vittoria in extremis sul campo del Pordenone grazie al rigore siglato da Tutino al 96°, la Salernitana ha un piede e mezzo in serie A. E’ seconda a +2 dalle terze e venerdì ospiterà all’Arechi l’Empoli già matematicamente promosso in serie A: con Cosenza-Monza e Lecce-Reggina, in caso di successo dei granata e mancata vittoria di brianzoli e salentini che hanno due partite difficili contro le due calabresi, sarebbe promozione diretta per la Salernitana con una giornata d’anticipo. In ogni caso, l’ultima partita lunedì 10 sarà sul campo del Pescara che, a meno di clamorosi ribaltoni, sarà già matematicamente retrocesso in serie C. Insomma, i tifosi salernitani – al netto di ogni forma di scaramanzia – possono già preparare la festa, assaporando il grande derby con il Napoli in serie A nel prossimo anno e augurandosi che stavolta non sia solo una comparsa come nel 1999, unica stagione della storia moderna in cui la squadra di Salerno ha militato nella massima categoria nazionale regalando grande spettacolo sugli spalti grazie ad una tifoseria straordinaria.
Anche la Reggina corre, e dopo la sosta ha conquistato in rimonta due pareggi preziosissimi in due sfide molto difficili: 1-1 a Cremona e 2-2 con l’Ascoli, che arrivava al Granillo dopo 4 vittorie consecutive contro Empoli, Spal, Monza e Vicenza. Due punti che hanno avvicinato la Reggina ai playoff: adesso gli amaranto sono a -1 addirittura dal settimo posto, mentre prima della sosta e di questi due pareggi erano a -2 dall’ottavo e a -3 dal terzo. C’è modo e tempo per recuperare il punto di svantaggio alla Spal e superare almeno una tra Chievo e Brescia, le tre squadre che precedono la Reggina di un punto. Sarà corsa a quattro per staccare due pass per gli spareggi promozione. Gli amaranto proveranno a fare il colpaggio venerdì a Lecce, su un campo difficile ma contro un avversario in crisi nera: i salentini hanno rimediato 3 sconfitte nelle ultime 4 partite, in casa hanno perso le ultime due (1-3 col Cittadella e 1-2 con la Spal) e ormai hanno anche scarse motivazioni perchè a meno di un suicidio salernitano, la A diretta è già sfumata e nessuno può togliergli un posto nelle semifinali playoff anche se le perdesse tutte. Per la Reggina le sfide più difficili (Cremonese e Ascoli) sono già passate, e aver fatto punti in entrambe le gare è stato fondamentale: in questo momento del campionato, per motivazioni e condizioni di forma, è molto più difficile ospitare l’Ascoli che andare a Lecce, mentre nell’ultima partita il Frosinone dovrebbe arrivare al Granillo con la testa già in vacanza.
Ecco perchè a Reggio i tifosi devono essere carichi e ottimisti. La Reggina ha perso una sola partita nelle ultime 10, sta compiendo una cavalcata pazzesca con mister Baroni che aveva preso la squadra in piena lotta per non retrocedere in serie C, ha visto una mezza rivoluzione sul mercato di Gennaio e adesso, a 180 minuti dalla fine, è in piena corsa per gli spareggi playoff che oggi distano appena 1 punto, con la garanzia che non li farebbe soltanto per timbrare il cartellino. Le vittorie pienamente meritate nelle scorse settimane con Monza, Venezia e Spal e i pareggi con Chievo e Cittadella hanno dimostrato che la squadra di Baroni può giocarsela con chiunque.
Con il grande sogno di materializzare la serie A sull’asse Salerno-Reggio Calabria prima che inizino i lavori per la tanto attesa Alta Velocità.