Tragedia funivia Mottarone, cambia anche la 19ª tappa del Giro d’Italia? Le possibili modifiche al percorso

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La 19ª tappa del Giro d’Italia potrebbe cambiare a causa della tragedia della funivia sul Mottarone: chiesta una deviazione del percorso originale

La tragedia della funivia del Mottarone ha sconvolto l’Italia intera. Lo scorso 23 maggio, verso le ore 12:30, una delle cabine della funivia è precipitata al suolo causando la morte di 14 dei 15 passeggeri a bordo: in condizioni gravi ma stabili un bimbo, unico superstite. Proprio dal Mottarone dovrebbe passare la terz’ultima tappa del Giro d’Italia, quella che si terrà il prossimo 28 maggio con partenza da Abbiategrasso e traguardo finale ad Alpe di Mera. I ciclisti dovrebbero passare in prossimità della funivia Stresa-Mottarone nella tappa disegnata per omaggiare Filippo Ganna, nativo di Verbania. La frazione però potrebbe essere modificata, come annunciato da Marco Gabudi, assessore ai Trasporti della Regione Piemonte: “abbiamo chiesto attraverso il ministro Giovannini di modificare il programma del Giro d’Italia evitando la salita al Mottarone per rispetto delle vittime e per che scongiurare che qualche curioso possa inopportunamente andare sul luogo della tragedia“.

Se la richiesta dovesse essere accolta, il Mottarone verrebbe completamente escluso dal percorso poichè non esistono altre strade asfaltate che raggiungono la vetta. La zona, per altro, è interdetta ai non addetti ai lavori a causa delle indagini in corso. Ipotizzando eventuali modifiche al percorso, ci sentiamo di escludere un ulteriore accorciamento di una delle tappe più interessanti della terza settimana della Corsa Rosa, specialmente dopo quanto avvenuto ieri nella frazione Sacile-Cortina d’Ampezzo che ha perso Fedaia e Pordoi a causa delle lamentele dei ciclisti riguardanti il maltempo.

Più plausibile una ristrutturazione della prima parte, da studiare a tavolino (ci sono 2 giorni di tempo) per renderla più complicata. Si potrebbe effettuare una deviazione presso Borgomanero verso Arona che porterà i ciclisti a costeggiare il Lago Maggiore e percorrere un’altra salita prima di proseguire verso il Passo della Colma e la salita finale di Alpe di Mera sulla quale è posto il traguardo.

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