Italia-Austria, l’analisi della sfida degli ottavi di Euro 2021: il talento azzurro per smontare la tattica ‘bunker e contropiede’

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Italia-Austria ai raggi x: l’analisi della sfida degli ottavi di Euro 2021. Azzurri superiori in talento e qualità, occhio al bunker austriaco e al talento di Alaba, Sabitzer e Arnautovic

Dopo due giorni di pausa per ricaricare le batterie, Euro 2021 riparte con la fase eliminatoria del torneo. Subito in campo l’Italia impegnata nella sfida degli ottavi di finale contro l’Austria. Una gara che vede gli azzurri favoriti, almeno sulla carta, ma Arnautovic e compagni non sono di certo un avversario da sottovalutare. La gara si giocherà a Wembley, teatro di semifinali e finale: l’Italia giocherà per la prima volta lontana dalle mura amiche dello Stadio Olimpico di Roma.

La situazione dell’Italia: la squadra più in forma di Euro 2021, vietato rilassarsi

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Foto di Ettore Ferrari / Ansa

È un dato di fatto: l’Italia è la squadra più in forma di Euro 2021. Un po’ per scaramanzia, un po’ per esterofilia, siamo sempre abituati a non lodare troppo gli azzurri, ma questa volta non si parla di sensazioni personali. Sono dati oggettivi, derivanti dall’esito delle 3 gare del girone: 3 vittorie su 3 partite giocate, 7 gol fatti, zero subiti. Pericoli per Donnarumma quasi inesistenti. Una prova di forza in un girone in cui, al netto delle tante critiche sulla qualità delle avversarie, è presente una fra le migliori terze. L’Italia arriva in grande fiducia, consapevole del proprio talento e giocherà contro l’Austria da favorita. Ma è vietato rilassarsi, anche perchè le incognite supplementari e rigori sono dietro l’angolo in caso di pareggio.

La probabile formazione dell’Italia: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Spinazzola; Barella, Jorginho, Verratti; Berardi, Immobile, Insigne.

La situazione dell’Austria: tanta Bundesliga, l’ex Inter Arnautovic e la stella Alaba

Foto Ansa

Ha faticato contro la Macedonia del Nord, quasi non pervenuta contro l’Olandal’Austria sembrava partire da sfavorita contro la talentuosa Ucraina, ma ha giocato la miglior partita del suo torneo qualificandosi, per la prima volta, agli ottavi di finale. Qual è la vera Austria? Probabilmente una media fra tutte e tre quelle viste fin qui. Una squadra fisica e arcigna, non eccessivamente talentuosa nei singoli (specialmente in difesa), ma con qualche pedina interessante. Il CT Franco Foda pesca a piene mani dalla Bundesliga tedesca, alzando il tasso qualitativo della squadra che, rispetto agli anni passati, non si basa per lo più su calciatori che giocano in patria. Un calciatore per reparto da tenere d’occhio: in difesa spicca Alaba, terzino che ha vinto tutto ciò che c’era da vincere con il Bayern Monaco ed è appena passato al Real Madrid; a centrocampo Sabitzer, centrocampista poliedrico del Lipsia abile con la palla fra i piedi e in zona gol; davanti occhi puntati su Arnautovic, meteora dell’Inter del Triplete, attaccante giramondo dotato di un’ottima tecnica di base e anche di un caratteraccio spigoloso…

La probabile formazione dell’Austria: Bachmann; Lainer, Dragovic, Hinteregger, Alaba; Laimer, Schlager, Grillitsch, Sabitzer, Baumgartner; Arnautovic.

Come si batte l’Austria?

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Foto di Jean-Christophe Bott / Ansa

Franco Foda è stato ‘accusato’ in patria di essere un risultatista: l’importante è il risultato positivo, non come si ottiene. Oggi gli austriaci gli perdoneranno la scelta di giocare una gara difensiva contro l’Italia. Del resto, sul piano della qualità non c’è paragone. L’Austria, se dovessimo fare un paragone con le squadre che abbiamo già affrontato, sarebbe simile alla Svizzera: squadra molto fisica, atletica, con alcune individualità. Il 3-5-2 degli svizzeri non ha pagato, il 4-1-4-1 (o 4-5-1, 4-4-2 che dir si voglia) con cui si presenterà l’Austria offre più copertura. Blindare la difesa e affidarsi alla qualità di Sabitzer e Arnautovic davanti, magari innescati con un’azione che parte dalla fascia con Alaba. Queste le armi che gli azzurri dovranno disinnescare. Il centrocampo italiano ha fatto la differenza in termini di gioco e gol, ci si aspetta un’altra gara di spessore dalla mediana italiana. Davanti, Insigne può finalmente fare la differenza, forse più di Berardi che, pur essendo stato il migliore fin qui, avrà Alaba sulla sua fascia di competenza. Ciro Immobile infine, contro Dragovic e Hinterreger, due centrali arcigni ma non insuperabili: il bomber della Lazio può colpire.

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