Euro 2021, la rivincita di Azpilicueta. Quando Di Meco disse: “lui nella Spagna? Se succede mi mangio un topo”

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La rivincita di Cesar Azpilicueta, da underdog a colonna della difesa della Spagna: e chi lo criticava è stato costretto a rimangiarsi le parole utilizzate… e anche un topo!

Se Azpilicueta giocherà nella Spagna mangerò un topo“. Era il 2010 quando Eric Di Meco pronunciò queste parole. L’ex calciatore del Marsiglia critica le dichiarazioni del presidente dell’OM, Jean Claude Dessier, che aveva osannato l’arrivo di Cesar Azpilicueta come futuro della nazionale spagnola. Per Di Meco il ragazzo non avrebbe fatto strada, specialmente in una nazionale così talentuosa come la ‘Roja’: ne era così sicuro da scommettere una penitenza davvero assurda. Nel 2012 Azpilicueta attira l’interesse del Chelsea che sceglie di farne un simbolo. Il difensore spagnolo si alterna da terzino e da centrale, cresce enormemente, si fa notare per la sua leadership e il suo senso tattico e vince l’Europa League. Il CT Del Bosque lo tiene d’occhio: la convocazione arriva nel 2013, l’esordio in amichevole contro l’Uruguay. Di Meco è costretto a tener fede alla parola: pasticcio di nutria e vino rosso in diretta a RMC. Da quel giorno Azpilicueta ha fatto molta strada vincendo la Premier League e la Champions con i ‘Blues’, ma diventando anche una colonna portante della Spagna che non può più fare a meno di lui.

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