Ponte sullo Stretto, il Governo prende tempo. Drago: “il dl Fondone rallenta la realizzazione, ma l’opera è strategica per la Sicilia e l’Italia intera”

StrettoWeb

Nel dl Fondone sono presenti gli emendamenti per l’implementazione della flotta navale sullo Stretto di Messina e la rigenerazione urbana sostenibile di Reggio Calabria e Messina: questi interventi lasciano intendere che la realizzazione del Ponte non è al momento nei piani del Governo

35 milioni di euro complessivi nel triennio 2022-2024 per il rinnovo delle flotte navali private adibite all’attraversamento dello Stretto di Messina. E’ quanto stanziato all’interno del dl Fondone, che ieri è stato votato in Parlamento. Molte perplessità sono state sollevate dal senatore di Fratelli d’Italia, Tiziana Drago, nel corso della sua discussione, in quanto questo investimento potrebbe frenare le discussioni relative al Ponte sullo Stretto. Di seguito una parte del suo discorso: “in riferimento alla Sicilia un tema è quello del Ponte sullo Stretto. Purtroppo non si è tenuto conto del parere condizionato del vice presidente della Regione siciliana espresso durante la riunione dello scorso 3 giugno della Conferenza Stato-Regioni, in cui aveva auspicato l’intervento e l’imprescindibilità della relazione del Ponte sullo Stretto, da inserire quindi nel PNRR. Non solo non si è data visibilità, ma addirittura nel dl Fondone sono stati depositati due emendamenti della maggioranza che riguardano l’implementazione della flotta navale, quindi l’attraversamento dello Stretto, e la rigenerazione urbana sostenibile – guarda caso – di Reggio Calabria e Messina. Non vorrei che questo preludesse a un rallentamento sul progetto del Ponte sullo Stretto, che invece rappresenta un’opera strategica di cui ha bisogno non solo la Sicilia ma l’intera Italia e l’Europa”.

Condividi